Cinque milioni di italiani hanno un’arma in casa e si dichiarano pronti a sparare se necessario. E’ uno scenario da Far West quello dipinto per l’Italia dal quarto Rapporto dell’Osservatorio Censis-Verisure, intitolato “La sicurezza al servizio degli italiani”.
Un Far West moderno, dove il senso di sicurezza è un ricordo lontano e lo Stato viene percepito come in grado di non garantire la protezione ai suoi cittadini. Un senso di sfiducia e di inadeguatezza davanti al quale gli italiani scelgono la via più estrema: armarsi in casa e prepararsi a sparare.
È un segnale inquietante, il chiaro grido di una popolazione esasperata che non si fida più di nessuno.
I numeri emersi dal quarto Rapporto dell’Osservatorio Censis-Verisure sono inquentanti e parlano da soli: quasi 5 milioni di italiani detengono un’arma da fuoco in casa, pronti a usarla per difendersi da eventuali intrusi.
Non si tratta solo di un dato statistico, ma di un fenomeno sociale grave e spaventoso.
Il 52,2% degli italiani crede che sparare a un ladro entrato per rubare dovrebbe essere consentito dalla legge, percentuale che sale a un impressionante 78,8% tra chi possiede già un’arma.
E non finisce qui: il 20,4% di tutta la popolazione sarebbe favorevole a rendere più semplice l’acquisto di armi, dato che si fa del 41,9% tra i possessori di armi.

Sono cifre che descrivono un Paese spaventato e stanco di subire senza poter far nulla, in cui più della metà degli italiani ritiene necessario armarsi per difendersi e organizzarsi in ronde per controllare il territorio, perché lo Stato è assente o inefficace.
Il dato che colpisce nel Rapporto Censis riguarda la percezione di insicurezza, un’emergenza che va ben oltre i numeri ufficiali dei reati: il furto in casa è il timore principale di quasi 6 italiani su 10 (59%).
Parliamo del luogo più intimo, il rifugio di ognuno, che invece si trasforma nel simbolo dell’impotenza e della violenza che minaccia ogni famiglia.
A oggi, il 28,6% degli italiani ha subito almeno un furto in casa nella propria vita, mentre quasi altri 8 milioni hanno subito tentativi andati falliti e 4,5 milioni lamentano atti di vandalismo.
Eppure, nonostante questo terrore che paralizza, i furti denunciati continuano a essere migliaia, soprattutto nelle grandi città come Roma, Milano e Torino, e in località più piccole con indici di criminalità altissimi.
La realtà è che la sicurezza in Italia è un miraggio per chi ogni giorno si sente vulnerabile anche nella propria abitazione.

Lo Stato ha abbandonato i suoi cittadini, incapace di garantire l’ordine e la sicurezza? La percezione purtroppo è quella e non si tratta di un semplice disagio, ma di una crisi profonda che rischia di degenerare in violenza diffusa.
Come rivelato dal rapporto Censis è sempre più alto il numero di italiani che ha scelto di armarsi, di legittimare l’ auto-difesa come risposta a una carenza di sicurezza.
La maggioranza degli italiani vive con la costante sensazione di essere nel mirino di ladri, violenti e vandali: la paura non è più un sentimento occasionale, ma un modo di vivere quotidiano.
Se i cittadini si sentono incapaci di contare sulla protezione delle istituzioni, allora l’unica soluzione che rimane è armarsi, proteggersi da sé. Non è più tempo di scuse.