Signora mia, dove andremo a finire?
Chissà se Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea, l'ha chiesto mentre, ieri, faceva il suo bel giro tra i banchi del mercato di Sant'Ambrogio, a Firenze.
La numero uno dell'Eurotower non ha perso occasione, infatti, di lamentarsi dei prezzi di frutta e verdura che vedeva esposti.
Fatto sta che le sue parole hanno scatenato una fortissima reazione tra gli agricoltori italiani e le associazioni di categoria.
Il motivo è presto detto: Lagarde si è detta preoccupata per l’aumento dei prezzi dei generi alimentari e ne ha auspicato una diminuzione mentre si è aumentata lo stipendio di circa 18 mila euro.
L'ennesima contraddizione che evidenzia il distacco tra le istituzioni europee e il mondo reale.
La visita di Christine Lagarde al mercato di Sant’Ambrogio di Firenze ha attirato l’attenzione dei media per le sue dichiarazioni sui prezzi del cibo.
La presidente della BCE, dopo aver acquistato alcuni prodotti locali (melograni e verdure varie, anche se il marito desiderava un panettone, ndr), ha espresso la sua preoccupazione riguardo i prezzi alimentari sebbene abbia ammesso che questi siano cresciuti molto meno rispetto a due anni fa:
E già: perché, come diceva Totò, a tavola non si invecchia mai.
Le dichiarazioni di Lagarde hanno provocato una risposta molto dura da parte dei rappresentanti delle associazioni agricole italian a partire da Coldiretti, una delle associazioni più vicine a Giorgia Meloni.
Il suo commento è stato lapidario:
ha affermato Coldiretti in una nota ufficiale.
L’associazione ha evidenziato che dietro l’aumento dei prezzi del cibo non ci sono agricoltori ricchi o speculatori, ma i costi crescenti di produzione visto anche le norme europee che vorrebbero preservare qualità dei prodotti e tutela ambientale.
Ma non solo Coldiretti: anche Tommaso Battista, presidente di Copagri, ha dichiarato che le parole della Lagarde rischiano di mettere in ginocchio interi settori produttivi italiani:
Battista si è anche detto disponibile a accompagnare Lagarde in visita alle aziende agricole per farle “toccare con mano” la realtà del settore.
Per dirla ancora con Totò: è la somma che fa il totale.
Questa polemica si inserisce, in ogni caso, in un quadro più ampio di tensione tra chi decide le politiche monetarie europee e i rappresentanti del settore agricolo italiano.
La cosa che però fa più arrabbiare la gente comune, quella che va al mercato tutti i giorni per fare la spesa, è che la stessa Lagarde, secondo i dati pubblicati nel 2024, ha aumentato il suo stipendio del 4,7% mentre l'inflazione media dell'eurozona si è assestata al 2,4%.
In tutto, ora, guadagna la bellezza di 466.092 euro l'anno.
Questo senza contare i benefit che gode da presidente della Bce, a cominciare da un attico con vista sul Reno a Francoforte.
Ma non solo: un'auto di servizio con autista; 50 mila euro di spese; staff personale; pensione integrativa al 50% dello stipendio, vitalizia e rivalutata annualmente che le garantirà oltre 200 mila euro netti all'anno una volta che avrà smesso di lavorare.
Insomma: i conti non tornano. Anzi, tornano troppo bene solo per lei, Mrs Lagarde che chiagne e fotte.
Poi si lamentano che l'Ue sia vista solo come la “casta europea” distante dai problemi reali dei semplici mortali anche quando va a farsi un giro al mercato...