Cosa non si fa per un Aldo Patruno, per un uomo che per dieci anni ha fatto parte dell'ingranaggio di potere di Michele Emiliano, che dieci anni fa si è anche candidato con il Partito Democratico per diventare consigliere regionale in Puglia, ma che ora Giuseppe Conte ha strappato alla concorrenza.
L'avvocato del Popolo (e, in modo particolare, di Patruno) è pronto a sostenerlo addirittura di persona: appuntamento sabato prossimo, 1 novembre, giorno di Ognissanti. E di Ognicosa per Patruno.
Conte l'ha voluto, l'ha fortissimamente voluto. E ora poco gli importa che la base grillina sia in rivolta perché l'ha sempre visto come un uomo della casta di Emiliano e quindi come uno da combattere.
Il tempo passa e le cose cambiano. Radicalmente. Oggi, il volto del Movimento Cinque Stelle in Puglia è il suo, quello di Aldo Patruno.
E quindi: la candidatura di Aldo Patruno ha messo di malumore la base grillina in vista delle elezioni regionali dei prossimi 23 e 24 novembre.
Del resto, per dieci anni, il Movimento ha fatto opposizione a Michele Emiliano. Solo ora si ritrova organico al centrosinistra a trazione Pd.
Quindi, la base ha dovuto digerire la candidatura di Patruno fortissimamente voluta da Giuseppe Conte in base al principio del Marchese del Grillo:
Ma chi è Aldo Patruno? Perché è indigesto ai grillini della prima ora?
Aldo Patruno è un dirigente che negli ultimi dieci anni ha ricoperto il ruolo di direttore generale del dipartimento Cultura e Turismo della Regione Puglia.
In pratica, è un manager con una lunga esperienza nel settore pubblico regionale, incarico che ha lasciato solo qualche giorno fa per dedicarsi alla campagna elettorale con il Movimento 5 Stelle.
In passato, Patruno aveva già tentato la carriera politica candidandosi nel 2015 con il Partito Democratico, senza però riuscire ad essere eletto.
Questo particolare non ha scoraggiato Giuseppe Conte, che lo ha chiamato personalmente per proporgli di mettere la sua esperienza al servizio del Movimento 5 Stelle:
Così, Patruno ha presentato un programma elettorale focalizzato su cultura e turismo, proponendo riforme strutturali per il sistema normativo regionale, con particolare attenzione a Taranto e alle sue problematiche.
Tra le proposte, anche la creazione del più grande progetto di residenze culturali al mondo tramite il Just Transition Fund, un fondo regionale per la rinascita di teatri e cinema nei piccoli comuni, e voucher per favorire l'accesso ai beni culturali per famiglie e giovani.
Sta di fatto che la candidatura di Aldo Patruno non è stata presa bene dalla base del Movimento 5 Stelle pugliese.
Parte dei militanti e degli attivisti ha manifestato malumori e proteste, anche attraverso chat infuocate sui social: si contesta una scelta imposta dal vertice in contraddizione con il principio di privilegiare le scelte dal basso.
Patruno è visto come un "manager del sistema Emiliano". E i grillini pugliesi temono che la sua candidatura possa rappresentare una continuità con l'establishment politico tradizionale, contraria allo spirito di rinnovamento che molti iscritti al partito di Conte auspicano ancora.
Ma tant'è: ormai il dado è tratto. Sabato, giornata di Ognissanti, di buon mattino - l’orario è ancora da confermare - Giuseppe Conte sarà all’AncheCinema di Bari per un evento elettorale del candidato Patruno Aldo, il nuovo volto del Movimento in Puglia. Per il quale si fa Ognicosa.