30 Oct, 2025 - 17:11

Addestrati con crudeltà a cantare, eliminati se invendibili: sgominato traffico di cardellini, 7 arresti

Addestrati con crudeltà a cantare, eliminati se invendibili: sgominato traffico di cardellini, 7 arresti

Catturati con reti e altre tecniche di bracconaggio e poi "addestrati" a cantare con tecniche crudeli. La Polizia Metropolitana di Napoli ha sgominato una banda criminale con base a Poggiomarino, specializzata nel commercio di fauna selvatica protetta e in particolare di cardellini.

Sette le misure cautelari e oltre quaranta le perquisizioni tra le province di Napoli, Salerno, Caserta e Avellino.

Le indagini hanno portato alla luce le sofferenze inflitte ai poveri uccellini: gli esemplari considerati "non redditizi" venivano eliminati senza pietà.

Napoli, cardellini catturati e venduti: sgominata banda dedita al commercio illegale di fauna selvatica

L’inchiesta, coordinata dalla procura di Torre Annunziata con il supporto tecnico della Lipu, ha permesso di smantellare l'organizzazione che aveva allestito una vera e propria "fabbrica degli orrori" in un garage a Poggiomarino, nel Napoletano.

Secondo quanto ricostruito, la banda gestiva un mercato parallelo di uccellini canori, soprattutto cardellini. I volatili venivano catturati con reti e trappole illegali e poi "addestrati" a migliorare il loro canto attraverso tecniche crudeli, che provocavano loro grandi sofferenze.

Le intercettazioni telefoniche e ambientali hanno rivelato come alcuni indagati accecassero i cardellini per farli cantare continuamente, mentre altri eliminavano gli uccelli che non potevano essere venduti. 

Durante le indagini è emerso anche l’utilizzo di uccelli “incamiciati” o “di bacchetta”, legati a uno spago e posti come esca per catturare altri volatili. Una pratica assolutamente vietata, considerando il dolore atroce inflitto agli animali.

Ma non solo. Purtroppo, durante le attività di bracconaggio, gli indagati non esitavano a uccidere rapaci protetti come i gheppi, rimasti impigliati nelle reti, schiacciandone la testa con un sasso.

File di clienti davanti al garage

Il prezzo dei cardellini poteva variare da 100 euro fino a 8mila euro, per l'esemplare considerato più pregiato. Le immagini raccolte dagli investigatori mostrano file di persone davanti al garage, in attesa di poter acquistare l'uccellino. La commercializzazione dei volatili veniva gestita dal capo della banda: decine gli acquirenti giornalieri.

In Campania, il commercio illegale di cardellini è un fenomeno piuttosto diffuso. Ogni anno ne vengono catturati migliaia, soprattutto nei periodi migratori. I cardellini appena catturati, chiamati “presicci”, hanno un valore che oscilla tra i 15 e i 20 euro ciascuno. Dopo un periodo di cattività, però, il prezzo può salire fino a migliaia di euro. 

Gli animali vengono spesso tenuti in condizioni tali da provocare la morte di metà degli esemplari: le gabbie sono minuscole, sovraffollate e spesso buie.

Sette arresti 

Il capo del gruppo criminale ha ricevuto un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Per un altro indagato sono stati disposti gli arresti domiciliari, mentre altri quattro hanno l’obbligo di dimora nel comune di residenza. Per tre di loro è scattato inoltre l’obbligo di presentarsi quotidianamente alla polizia giudiziaria.

Infine, per la settima persona è stato disposto il divieto di dimora a Poggiomarino. Gli indagati devono rispondere di associazione per delinquere, ricettazione, furto di fauna protetta ai danni dello Stato e maltrattamento di animali, per un totale di oltre 80 capi d’imputazione.

Nel corso delle perquisizioni la Polizia Metropolitana ha rinvenuto oltre 270 esemplari di cardellini e altri uccelli protetti o esotici, molti dei quali usati come esca o già mutilati.

Quaranta esemplari sono stati liberati in natura, mentre gli altri saranno rimessi in libertà dopo un periodo di osservazione, date le precarie condizioni di salute.

Sequestrati inoltre diversi strumenti da bracconaggio come richiami acustici, chiavette USB con canti registrati, altoparlanti, gabbie-trappola, reti e lacci. Pronti da usare per le prossime, innocenti vittime.

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