30 Oct, 2025 - 18:05

Garlasco, perché Giuseppe Sempio è indagato? Il padre di Andrea nel mirino dei pm bresciani

Garlasco, perché Giuseppe Sempio è indagato? Il padre di Andrea nel mirino dei pm bresciani

C'è un nuovo colpo di scena nelle indagini parallele a quelle che riguardano l'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco. Secondo quanto anticipato sui suoi canali social dal Tg1, i pm di Brescia avrebbero iscritto nel registro degli indagati per corruzione il nome di Giuseppe Sempio, padre di Andrea. Il sospetto è che l'uomo abbia versato tra i 20 e i 30mila euro all'ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti (a sua volta indagato), affinché chiedesse l'archiviazione della posizione del figlio nel 2017.

Perché Giuseppe Sempio è indagato per corruzione

Se confermata (l'avvocata Taccia ha smentito), l'iscrizione di Giuseppe Sempio nel registro degli indagati rappresenterebbe un nuovo e importante snodo dell'inchiesta bresciana, parallela a quella sull'omicidio di Chiara Poggi.

E starebbe a significare in pratica che, secondo gli inquirenti, il padre di Andrea avrebbe fatto dei versamenti in favore del magistrato Venditti, all'epoca a capo della Procura di Pavia, per influenzarne l'operato.

Un'ipotesi emersa nel corso di alcune perquisizioni, quando nella sua abitazione è stato rinvenuto un "pizzino" con scritto:

virgolette
Venditti gip archivia x 20-30 euro.

Che gli inquirenti hanno interpretato come un riferimento a una somma di "20 o 30 mila euro", potenzialmente destinata all'ex pm per ottenere l'archiviazione della posizione di Sempio, nel 2017 indagato per la prima volta. 

Sul conto dell'uomo, la Guardia di Finanza ha trovato movimenti di denaro sospetti: bonifici provenienti da conti intestati a familiari stretti e prelievi in contanti. Che secondo lui e sua moglie sarebbero serviti a coprire spese legali e compensi professionali.  

L'audizione degli avvocati in Procura: compensi sotto la lente

Proprio per chiarire questi dettagli la Procura ha deciso di convocare gli avvocati che allora seguivano la difesa di Andrea: oltre a Massimo Lovati (che ha da poco lasciato il posto al collega Liborio Cataliotti), Federico Soldani e Simone Grassi. 

L'intenzione degli inquirenti è capire anche se qualcuno, tra loro, possa aver avuto un ruolo nel passaggio di alcune carte secretate, tra cui la famosa relazione Linarello prodotta dalla difesa di Stasi, visionata in anticipo dal consulente di parte, Luciano Garofano.

Ora la novità su Giuseppe Sempio. "Un insieme di cose ci fanno ritenere che, se c'è stato un passaggio di denaro, lo ha orchestrato lui", ha spiegato una "fonte qualificata" all'Adnkronos.

"Finirà tutto a marzo": le intercettazioni del padre di Sempio

In delle intercettazioni risalenti al febbraio di quell'anno, Sempio, parlando con la moglie, affermava: "Vedrai che finirà presto, vedrai che finirà a marzo". Stesso mese in cui, alla fine, arrivò la richiesta di archiviazione (accolta dal gip il giorno 23).

Non una coincidenza, secondo chi indaga. Che ritiene invece che i Sempio abbiano avuto "contatti opachi e anomali" anche con gli ex carabinieri Silvio Sapone e Giuseppe Spoto, al momento non indagati.

Sempio, in pratica, potrebbe essere venuto a conoscenza delle domande che gli sarebbero state poste in sede di interrogatorio. Potendo perfezionare la sua linea. Per questo, dopo, avrebbe detto al padre: "Ne abbiamo cannata una", riferendosi allo scontrino del parcheggio di Vigevano.

L'inchiesta prosegue adesso su più fronti. Oltre alla corruzione, c'è l'omicidio vero e proprio. Fondamentale, in tal senso, sarà la relazione depositata dalla dottoressa Cristina Cattaneo, chiamata dalla Procura di Pavia a rivedere tutti gli aspetti medico-legali del caso. 

Per non farsi trovare impreparati, i legali di Sempio e i suoi consulenti - Armando Palmegiani e Marina Baldi - ieri hanno sottoposto il 37enne a una serie di esami mirati a Roma. La data cruciale è quella del termine dell'incidente probatorio: 18 dicembre. Solo allora potremo sapere di più. 

In alto, il servizio dedicato alla vicenda dalla trasmissione Rai "Storie italiane" oggi, 30 ottobre 2025.

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