Aveva 22 anni quando, nel 1998, uccise padre, madre e fratello a Cadrezzate, nel Varesotto. Elia Del Grande, condannato a 30 anni di reclusione, nei giorni scorsi è fuggito dalla casa lavoro in cui si trovava a Castelfranco Emilia, in provincia di Modena.
Le ricerche sono scattate in tutto il territorio nazionale, ma si stanno concentrando nel Varesotto e nel Nord Sardegna, dove ha trascorso un periodo negli ultimi anni, prima che gli fosse revocata la libertà vigilata.
Nel 1998 Elia Del Grande, oggi 49enne, sterminò a fucilate l'intera famiglia, in quella che è conosciuta come la "strage dei fornai".
Condannato inizialmente a tre ergastoli, pena ridotta a trent’anni con la semi-infermità mentale, era stato affidato alla comunità di Castelfranco Emilia dopo averne scontati venticinque, perché ritenuto socialmente pericoloso.
Secondo quanto emerso, nella notte tra il 30 e il 31 ottobre 2025 è riuscito a calarsi dal muro di cinta della struttura, alto circa dieci metri, approfittando del buio: da quel momento si sono perse le sue tracce. La notizia è stata anticipata da Qn-il Resto del Carlino.
Carabinieri e polizia hanno messo in atto una caccia all'uomo in tutta Italia, focalizzandosi sulla sua zona di origine e sulla Sardegna. Già in passato aveva tentato di evadere dal carcere di Pavia, organizzando la fuga con la compagna proprio sull'isola.
Scontati 25 anni di reclusione, Elia Del Grande era stato scarcerato e sottoposto alla libertà vigilata. Come riporta La nuova Sardegna, nel 2023 era andato a vivere a Telti, in Gallura, insieme alla compagna, una donna conosciuta in gioventù.
In seguito ad alcune tensioni con il vicinato, legate a episodi di furti e molestie, i giudici del Tribunale di Sorveglianza avevano deciso di collocarlo nella struttura protetta a Castelfranco Emilia.
Si trovava nella comunità dallo scorso settembre per una misura di sicurezza: qui avrebbe dovuto trascorrere un periodo di sei mesi, fino alla nuova valutazione sul suo stato di pericolosità sociale.
Il 7 gennaio del 1998 Elia, che aveva problemi di dipendenze, faceva parte di un gruppo di skinhead e da tempo viveva rapporti difficili con i familiari, uccise con due colpi di fucile a testa il padre 57enne Enea, la madre 53enne Alida e il fratello maggiore Enrico, di 27 anni. Fu proprio quest'ultimo ad avvertire, agonizzante, le forze dell'ordine.
La mattanza venne ribattezzata "strage dei fornai" per via del lavoro della famiglia. Secondo quanto successivamente emerso, la furia omicida era scattata a causa della contrarietà dei familiari alla relazione di Elia con una ragazza conosciuta a Santo Domingo di nome Raiza.
Il giovane stava fuggendo proprio sull'isola, passando per la Svizzera, quando venne fermato. Confessò subito il triplice delitto.
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