02 Nov, 2025 - 10:52

Terza guerra mondiale, l’asso nella manica di Putin: il sottomarino Khabarovsk lancia l’ombra nucleare sull’Occidente

Terza guerra mondiale, l’asso nella manica di Putin: il sottomarino Khabarovsk lancia l’ombra nucleare sull’Occidente

La Russia continua a rafforzare la propria postura militare, mentre il mondo osserva con crescente preoccupazione l’aumento delle tensioni internazionali. Proprio il primo giorno di novembre, Mosca ha celebrato la cerimonia del varo del sottomarino nucleare Khabarovsk, segnando una nuova fase nella corsa agli armamenti. Un evento che ha attirato l’attenzione internazionale, poiché introduce nell’arsenale russo una piattaforma subacquea di nuova generazione, potenzialmente in grado di cambiare gli equilibri strategici tra Est e Ovest.

La Russia presenta il sottomarino nucleare Khabarovsk

L’1 novembre 2025 la Russia ha annunciato ufficialmente il varo del nuovo sottomarino nucleare Khabarovsk, costruito nei cantieri di Severodvinsk. Si tratta di un’unità progettata per trasportare droni sottomarini Poseidon, armati con testate nucleari di enorme potenza distruttiva.

“La nave deve ancora superare una serie di prove in mare”, ha dichiarato il ministro della Difesa russo, Andrei Belousov. Tuttavia, la cerimonia è stata interpretata come un chiaro messaggio politico e militare all’Occidente, volto a ribadire la prontezza di Mosca a difendere la propria posizione strategica “con ogni mezzo necessario”.

Cos’è il Khabarovsk

Il Khabarovsk è un sottomarino nucleare d’attacco di nuova concezione, progettato specificamente per il trasporto e il lancio dei siluri intercontinentali Poseidon.

Il Poseidon rappresenta una delle armi più temute e misteriose del programma di deterrenza russo: un gigantesco siluro a propulsione nucleare, capace di trasportare testate atomiche e di operare a profondità elevate, con gittata intercontinentale. Il presidente Vladimir Putin lo ha descritto come “significativamente più potente” rispetto ai più avanzati missili balistici intercontinentali in sviluppo.

Dal punto di vista tecnico, il Khabarovsk presenta una struttura a doppio scafo, mutuata in parte dai sottomarini lanciamissili della classe Borey-M. Secondo le fonti russe, è alimentato da una centrale nucleare con reattore ad acqua pressurizzata, che gli garantisce autonomia operativa prolungata e capacità di immersione a grandi profondità.

Una delle sue caratteristiche distintive sarebbe la capacità di trasportare e impiegare sistemi robotici multifunzionali, progettati per missioni di diversa natura, come la ricognizione o il supporto tattico.

Il Khabarovsk appartiene ad una nuova classe di sottomarini, e nel 2017 è stata avviata la costruzione della seconda unità, che prenderà il nome di Ulyanovsk.

Il ruolo strategico del Khabarovsk nella sicurezza russa

In un contesto geopolitico segnato dal ritorno della competizione tra superpotenze, anche gli oceani sono diventati terreno di confronto. In questo scenario, il Khabarovsk assume un valore strategico cruciale per la sicurezza nazionale russa.

Non si tratta soltanto di un nuovo sottomarino, ma di un moltiplicatore di potenza destinato a rafforzare la deterrenza nucleare di Mosca. Il Poseidon, infatti, sarebbe in grado, almeno secondo le stime degli esperti, di generare tsunami radioattivi capaci di devastare coste e porti nemici.

In sintesi, il varo del Khabarovsk non è solo un passo avanti nella modernizzazione della Marina russa, ma anche un messaggio simbolico: la Russia intende riaffermare la propria centralità militare e la capacità di influenzare gli equilibri globali attraverso l’innovazione strategica. L’evento segna dunque l’inizio di una nuova fase della deterrenza nucleare sottomarina, con Mosca che dimostra di voler mantenere il vantaggio tecnologico in un momento di tensioni globali crescenti.

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