03 Nov, 2025 - 12:08

Venezuela, gli Usa pronti all'ennesimo regime change: Maduro ha le ore contate secondo Trump

Venezuela, gli Usa pronti all'ennesimo regime change: Maduro ha le ore contate secondo Trump

Negli ultimi giorni, la tensione tra Stati Uniti e Venezuela è tornata a livelli preoccupanti, alimentata dalle recenti dichiarazioni del presidente Donald Trump sul futuro del leader venezuelano Nicolas Maduro. Pur escludendo un attacco imminente, Trump ha indicato che “i giorni di Maduro sono contati”, lanciando un chiaro segnale di pressione verso il governo di Caracas. Queste parole si inseriscono in uno scenario di crescente presenza militare statunitense nei Caraibi e di attacchi contro imbarcazioni sospettate di traffico di droga, con un clima di crescente tensione che rischia di coinvolgere l’intera regione.

Trump e la minaccia contro Maduro

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, stavolta fa parlare di sé per un'intervista rilasciata a CBS News. Trump ha parlato a "60 Minutes" toccando diversi temi che incuriosiscono l'opinione pubblica internazionale.

Durante l'intervista, Donald Trump ha risposto alle domande riguardo la portata dell'operazione militare in Venezuela. Quando gli è stato chiesto riguardo l'intenzione delle recenti mosse, il presidente americano ha rilasciato dichiarazioni contrastanti.

“Si tratta di molte cose. Questo è un Paese che ha permesso che le sue prigioni venissero svuotate nel nostro Paese. Per me, questa sarebbe quasi la questione numero uno, perché abbiamo altri Paesi…”

Quando gli è stato chiesto se gli Stati Uniti avrebbero dichiarato guerra al Venezuela, Trump ha risposto: “Ne dubito. Non credo”. Invece, alla domanda se i giorni di Maduro come presidente sono contati, ha affermato: “Direi di sì. Penso di sì.”

Cosa sta accadendo nei Caraibi

A partire dal mese di agosto, l'attenzione mondiale si è rivolta ai Caraibi quando l'amministrazione Trump ha deciso di dispiegare le navi da guerra al largo delle coste del Venezuela. Questa decisione è stata giustificata dalla lotta al traffico di droga. Le forze statunitensi hanno effettuato nelle ultime settimane diversi attacchi contro le imbarcazioni sospettate di contrabbando di droga provenienti dal Venezuela.

Nonostante queste azioni, Washington non ha reso pubbliche prove solide che colleghino direttamente le vittime o le imbarcazioni a traffici criminali che minacciano gli Stati Uniti.

Gli Stati Uniti continuano a rinforzare il massiccio dispiegamento di risorse ed equipaggi militari nei Caraibi. Anche la mega portaerei della Marina statunitense USS Gerald R. Ford si sta dirigendo verso i Caraibi.

Questa attività nella regione ha aumentato i sospetti tra molti analisti internazionali e le autorità venezuelane riguardo alla possibilità che Washington stia conducendo una campagna volta a effettuare un cambio di regime in Venezuela e mettere le mani sulle ricche riserve petrolifere del paese sudamericano con il pretesto di combattere il traffico di droga. Anche il presidente venezuelano Nicolas Maduro e diversi esponenti del suo governo hanno accusato gli Stati Uniti di voler cambiare il regime.

La strategia statunitense

Questa dinamica si inserisce in un più ampio disegno di guerra ibrida, con azioni militari, economiche e propagandistiche convergenti per destabilizzare chiunque sfidi l’egemonia statunitense nella regione. La cosiddetta "Dottrina Monroe 2.0" sembra voler riaffermare un controllo irreggimentato sulle nazioni dell’America Latina.

Nonostante la retorica di Trump e della sua amministrazione, non vi è stata finora alcuna conferma ufficiale di un intervento militare su larga scala, ma il rafforzamento della flotta e gli attacchi mirati rappresentano una forma di pressione continua e potenzialmente preparatoria ad escalation future.

Le dichiarazioni di Trump espongono una strategia ambigua: da un lato negano un'invasione militare diretta nei tempi brevi, dall’altro indicano una crescente pressione su Maduro e il suo governo, con tutte le opzioni sul tavolo.

LEGGI ANCHE
LASCIA UN COMMENTO

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.
I campi obbligatori sono contrassegnati con *

Sto inviando il commento...