Il governo Meloni tira dritto sulla linea della legalità e annuncia una nuova stretta sugli sfratti rapidi per contrastare morosi e occupazioni abusive. Una misura di buon senso che, però, non piace alla sinistra e all’eurodeputata e attivista Ilaria Salis.
Fratelli d’Italia, con un disegno di legge presentato al Senato dal senatore Paolo Marcheschi, propone di estendere le procedure accelerate di sfratto — già introdotte con il Decreto Sicurezza — anche agli inquilini morosi.
L’obiettivo è semplice: tutelare chi rispetta la legge e non lasciare che i furbi approfittino delle lacune del sistema per restare per mesi o anni in case che non pagano.
In parallelo, la Lega di Matteo Salvini lavora a un pacchetto di norme per ampliare gli sgomberi veloci a tutti gli immobili occupati abusivamente, superando il limite attuale che riguarda solo le prime case.
La riforma voluta dal centrodestra mira a difendere la proprietà privata — un diritto costituzionale troppo spesso calpestato — e a restituire agli italiani onesti la possibilità di rientrare rapidamente in possesso dei propri beni.
Il ddl prevede che, dopo due mensilità non pagate, l’inquilino abbia 15 giorni per mettersi in regola. In caso contrario, scatterà una procedura di sfratto accelerata che si concluderà in 30-40 giorni.
Punto chiave della proposta è la nascita di una “Autorità per l’esecuzione degli sfratti”, collegata al Ministero della Giustizia, che potrà disporre lo sgombero dell’immobile entro sette giorni dall’ordine.
Un sistema snello, rapido e imparziale, che permetterà di ridurre i tempi biblici della giustizia civile e restituire efficienza allo Stato.
La misura rientra nel più ampio Piano Casa di Giorgia Meloni, pensato per tutelare i proprietari e liberare immobili da rimettere sul mercato, favorendo soprattutto giovani coppie e famiglie in cerca di un’abitazione regolare.
La Lega, inoltre, ha anticipato la presentazione a breve di un nuovo “decreto sicurezza” in continuità con quello già approvato dal governo lo scorso anno, in cui è previsto il potenziamento della norma sugli sgomberi veloci.
L’idea di sfratti più semplici e veloci non piace al centrosinistra o almeno non così come è stata formulata da Fratelli d’Italia.
La proposta è stata duramente criticata da Ilaria Salis che ha invitato il governo a preoccuparsi “di investire nell'edilizia residenziale pubblica e garantire soluzioni concrete a chi non può più permettersi una casa”.
L’eurodeputata di AVS ha criticato soprattutto l'istituzione dell’autorità per l'esecuzione degli sfratti, direttamente dipendente dal Ministero della Giustizia.
Salis ritiene che questa misura colpisca principalmente le persone in difficoltà economica, aggravando la loro condizione anziché aiutarle.
Inoltre, mette in guardia contro una pericolosa concentrazione di poteri nelle mani dell'esecutivo, che rischia di ridurre l'autonomia e le competenze di altri organi dello Stato, in particolare della Magistratura, che invece dovrebbe essere l'unica a decidere sull'applicazione delle leggi in questi casi.
Secondo Salis, questa centralizzazione del potere esecutivo a scapito della separazione dei poteri porta a una "deriva grave" che potrebbe compromettere la tutela dei diritti fondamentali dei cittadini.
La norma, tuttavia, non piace in generale al centrosinistra. La proposta dell’Autority è stata criticata anche dal deputato del PD, Toni Riccardi.
Lo scontro è apertissimo e la replica del centrodestra non si è fatta attendere. Da Fratelli d’Italia e Lega arriva una risposta ferma: non si tratta di accanimento, ma di giustizia e rispetto delle regole.
Spiega la deputata di FdI, Sara Kelany. Il senatore di Fratelli d’Italia, Maurizio Gasparri, invece, sottolinea come le emergenze sociali non debbano essere a carico dei cittadini che devono vedere tutelata la loro proprietà privata.
In sostanza, la riforma degli sfratti proposta da Fratelli d'Italia vuole essere un robusto strumento di giustizia rapida e severa, spezzando il circolo vizioso delle occupazioni e delle morosità prolungate, per restituire dignità e sicurezza ai proprietari e rimettere ordine in un settore in crisi.
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