Alessia la 18enne scomparsa da Milano, il padre: "È tornata a casa"

Lieto epilogo per Alessia, la diciottenne scomparsa da Milano il 1º novembre 2025 in circostanze preoccupanti.

La giovane si era allontanata per partecipare a una festa con alcuni amici e non aveva più fatto ritorno a casa, suscitando, già dal giorno successivo, la forte apprensione dei familiari.

La denuncia di scomparsa è stata presentata poco dopo e le ricerche sono state immediatamente attivate.

A distanza di tre giorni dal suo allontanamento, l’adolescente è stata finalmente ritrovata, per la gioia dei familiari, degli amici e dei conoscenti.

Alessia, l'adolescente scomparsa: il ritrovamento della 18enne

A confermare la conclusione positiva della vicenda è stato il genitore della diciottenne, in uno scambio di messaggi con Tag24.

Il papà di Alessia ha assicurato che la giovane sta bene, nonostante i giorni trascorsi fuori casa, e ha voluto ringraziare tutte le persone che si sono preoccupate per le sorti della figlia.

L’auspicio è che la diciottenne possa tornare quanto prima alla normalità e lasciarsi alle spalle questa breve fuga adolescenziale, nella speranza che un episodio simile non si ripeta mai più.

La serata al The Rocket Club

Il 31 ottobre, la ragazza e alcuni amici avevano partecipato a una festa sui Navigli, al The Rocket Club.

Secondo quanto raccontato dal padre, si trattava di una discoteca e i ragazzi avrebbero dovuto avere un passaggio, ma alla fine fu lui a portarli.

Arrivati davanti al locale, erano in quattro, tutti delle stesse zone, tra cui Alessia. 

La sparizione dal Play Club

Secondo quanto ricostruito dal padre, la giovane aveva detto che non sarebbe tornata subito, desiderosa di trascorrere più tempo con gli amici in occasione di Halloween.

La serata si concluse intorno alle cinque del mattino: i ragazzi mangiarono in un paninaro vicino al locale e poi conobbero alcune persone all’interno della discoteca.

Successivamente, decisero di spostarsi in un altro locale, il Play Club in viale Monte Grappa. Dei quattro ragazzi comaschi presenti, alcuni non vollero seguirli e si separarono dal gruppo.