Vittorio Feltri, rispondendo a una lettera allarmata di una lettrice del Giornale, oggi si è soffermato sull'accoltellatore di Milano: come è stato possibile che un uomo, già ritenuto pericoloso e non equilibrato mentalmente, potesse girare indisturbato per Milano?
Il direttore ha detto la sua non mancando di segnalare l'ennesimo cortocircuito che, inevitabilmente, coinvolge anche il mondo della politica.
Hai voglia a dire e ridire che la sicurezza, soprattutto nelle grandi aree metropolitane, deve essere una priorità. Per Vittorio Feltri, siamo ancora lontani dal tradurre quest'imperativo in impegno quotidiano. Le nostre istituzioni faticano a garantire città vivibili e sicure.
Ma perché?
Per il direttore, "abbiamo costruito una macchina burocratica, anzi un carrozzone, che si inceppa, si blocca, ritarda. Ma così non tutela i cittadini. L'uomo che ha accoltellato quella donna non era un fantasma, era noto alle forze dell'ordine, aveva precedenti per aggressioni con coltello, era seguito da strutture e comunità che conoscevano i suoi disturbi e pure la sua pericolosità".
È proprio su questo punto che a Feltri ribolle il sangue:
Il punto, allora, è questo:
Per Feltri, c'è stata una serie di errori che ha portato alla liberazione dell'accoltellatore e al grave ferimento della donna in piazza Aulenti mentre si recava al lavoro: quell'uomo non poteva essere mandato via dalla comunità, lo si doveva contenere, lo si doveva segnalare e sorvegliare:
Quindi, purtroppo non solo metaforicamente, la donna vittima dell'aggressione di piazza Aulenti, è stata pugnalata alle spalle da uno Stato che non ha saputo garantirle un minimo di sicurezza.
Per Feltri, "quell'uomo non avrebbe dovuto trovarsi lì, ma rinchiuso altrove"
Ora, però, che il guaio è stato fatto, come reagire?
Il direttore, sempre sul Giornale, l'ha messa così:
Un fatto, in ogni caso, è certo:
Ma c'è, per Feltri, un'emergenza sicurezza legata a chi ha disturbi mentali come nel caso dell'accoltellatore di piazza Aulenti?
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.
I campi obbligatori sono contrassegnati con *