"È stata creata una narrazione parallela, completamente falsa, che non ha niente a che vedere con l'inchiesta e con il processo, che sta facendo male ai miei assistiti". Parla così l'avvocato Monica Lunedei, che insieme al collega Marco Lunedei assiste i figli di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa con 29 coltellate la sera del 3 ottobre 2023 in via del Ciclamino a Rimini.
Ciò a cui si riferisce è, in particolare, la diffusione di "ipotesi complottiste e accuse infondate volte a insinuare responsabilità della famiglia o a mettere in dubbio il grave quadro accusatorio emerso nei confronti dell'attuale imputato", Louis Dassilva. Dinamiche che, sottolinea, "provocano sofferenza gratuita e immeritata a persone già colpite da una tragedia".
Oltre alla perdita della madre, Giuliano, Chiara e Giacomo Saponi hanno dovuto affrontare una vera e propria valanga d'odio social. Commenti aggressivi, accuse, persino minacce di morte, che, attraverso i loro avvocati, hanno già provveduto a denunciare nelle sedi opportune.
"Sono stati diffusi audio falsi e manipolati, contenuti creati con software o con l'intelligenza artificiale, che collocano i familiari sul luogo del delitto, dipingendoli come responsabili. Una narrazione pericolosa e distorta", spiega l'avvocato Lunedei.
"Che non ha niente a che fare con il lavoro della magistratura e con quanto si sta discutendo in aula". Per il delitto Paganelli è imputato il 35enne di origine senegalese Louis Dassilva, vicino di casa della vittima ed ex amante della nuora, in carcere dal luglio 2024.
Pochi giorni fa, la Cassazione ha accolto il ricorso presentato dalla sua difesa, rinviando la decisione su una sua possibile scarcerazione al Tribunale del Riesame di Bologna, che si era già espresso negativamente in merito.
"La Suprema Corte ha comunque mantenuto la misura di custodia cautelare, esprimendo un giudizio implicito sulla fondatezza e la gravità del quadro accusatorio emerso", sottolinea l'avvocato Lunedei. Facendo intendere che, difficilmente, il Riesame esprimerà "un giudizio diverso".
Lei e il collega Marco Lunedei, hanno sempre mostrato "massima fiducia" nei confronti della Procura e nel percorso investigativo. Escludono, quindi, a differenza dei difensori di Dassilva, l'esistenza di possibili piste alternative.
Ipotesi che vorrebbero coinvolgere nel delitto persone diverse dall'attuale imputato. "Sono mere illazioni, come ha detto la Cassazione. Non ci sono elementi che possano far ritenere coinvolti Manuela Bianchi e il fratello, Loris, nella commissione dell'atto", dichiara Lunedei riferendosi a una delle piste più "chiacchierate".
Ribadendo poi di credere alla versione della Bianchi, che in incidente probatorio - smentendo la sua prima ricostruzione - ha sostenuto che la mattina del 4 ottobre, prima di trovare il cadavere della suocera, incontrò in garage proprio Dassilva.
La donna risulta al momento indagata per favoreggiamento in relazione alla posizione dell'ex amante. "È stata ascoltata in aula per circa 20-30 ore. Il fatto che abbia mantenuto una narrazione lineare, che si sposa tra l'altro con tutta una serie di riscontri esterni oggettivi, ci porta a ritenere che abbia detto la verità", le parole del legale.
Lunedei è tornata anche sul misterioso incidente di cui uno dei suoi assistiti, Giuliano, rimase vittima qualche mese prima dell'omicidio. Evento di cui l'uomo starebbe recuperando - poco a poco - qualche ricordo. "Ci siamo opposti all'archiviazione e chiederemo di poter approfondire l'indagine", anticipa. Il sospetto, in pratica, è che i due eventi possano essere correlati. E che, facendo luce sul primo in ordine temporale, si possano acquisire informazioni utili anche sul secondo, l'omicidio appunto.
Staremo a vedere. Intanto, il legale ci ha tenuto a rivolgere un appello, "una preghiera" anzi, a tutti coloro che ormai da anni seguono il caso. "Si mettano nei panni di questa povera famiglia e si chiedano, prima di cliccare invio a qualsiasi commento aggressivo, se sia davvero indispensabile. Di mezzo ci sono persone che soffrono e che io e il mio collega, in quanto loro rappresentanti, intendiamo assolutamente proteggere".
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