06 Nov, 2025 - 19:19

Macron non solo impopolare, persino il suo mentore lo stronca

Macron non solo impopolare, persino il suo mentore lo stronca

 La presidenza di Emmanuel Macron sta attraversando uno dei momenti più difficili della sua storia politica, segnato da un'impopolarità record e da pesanti critiche perfino da parte di chi un tempo lo sosteneva.

Tra i segnali preoccupanti per il presidente francese c’è la sua crescente disaffezione da parte dell’opinione pubblica, insieme alle recenti durissime parole di Alain Minc, suo ex mentore, che ha definito il mandato di Macron imperdonabile e il “peggiore” della storia della Quinta Repubblica. Questo panorama mette a nudo la crisi profonda in cui si trova la Francia sotto la guida di Macron: divisa e segnata da un caos politico senza precedenti.

L’impopolarità record di Macron

Secondo un recente sondaggio di Verian per Le Figaro Magazine, Emmanuel Macron ha raggiunto un livello di popolarità estremamente basso, attestandosi intorno all’11 per cento. Si tratta di un dato record non solo per il presidente francese ma anche di uno dei livelli più bassi registrati per un capo di stato francese negli ultimi 70 anni.

Macron ha così raggiunto lo stesso livello del suo predecessore socialista François Hollande, che aveva toccato la stessa cifra nel novembre 2016. Il calo drammatico riflette un malcontento diffuso tra i cittadini francesi, aggravatosi da questioni economiche, proteste sociali e una percezione di distacco tra il presidente e le esigenze reali del paese.

La disaffezione verso Macron è stata amplificata dalle contestazioni ripetute di alcune sue riforme chiave, come quella pensionistica, che hanno suscitato ampie tensioni. A questo quadro si aggiunge anche l’instabilità politica che ha visto il cambiamento di cinque governi in poco più di un anno e mezzo.

Le parole del mentore Alain Minc

In un’intervista a Politico, Alain Minc, ex mentore di Macron nonché importante consigliere politico, ha criticato duramente il leader francese. Secondo Minc, Macron lascerà un paese in una situazione peggiore di quando è salito al potere. Ha anche acceso un campanello d’allarme:

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Lascerà un panorama politico che forse sarà permanentemente instabile in Francia. È imperdonabile.

Le parole di Minc sono particolarmente dure e destinate a fare scalpore.

Il presidente francese è stato eletto rompendo gli schemi con un nuovo movimento centrista nel 2017 e non vuole lasciare il suo incarico prima della scadenza del 2027.

Secondo Minc, Macron non riconosce di essere lui “il problema”, mentre critica le scelte del presidente, come quella di indire le elezioni anticipate nel 2024.

Il caos politico in Francia dopo le elezioni europee del 2024

Le elezioni europee del 2024 hanno segnato l’ascesa di forze populiste e euroscettiche, e una frammentazione sempre più marcata degli schieramenti tradizionali. In seguito, Macron ha indetto le elezioni anticipate. Da quel momento, la stabilità politica francese si è ulteriormente incrinata, culminando in una serie di crisi governative, battibecchi istituzionali e difficoltà a formare maggioranze solide. La Francia si trova ad affrontare una stagione di sfide senza precedenti.

Macron, sempre più impopolare sia nelle urne che tra i suoi stessi sostenitori, deve affrontare non solo le pressioni interne ma anche una crescente percezione internazionale di leadership debole e poco incisiva.

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