07 Nov, 2025 - 15:40

La Cina sfida il predominio militare degli Usa: la nuova corsa agli armamenti di Pechino

La Cina sfida il predominio militare degli Usa: la nuova corsa agli armamenti di Pechino

L'espansione militare cinese sta accelerando con un ritmo serrato ed è destinata a ricalibrare gli equilibri della sicurezza globale. Secondo un'analisi della CNN pubblicata il 7 novembre 2025, la Cina ha intrapreso una massiccia espansione delle strutture dedicate alla produzione di missili. Questo sviluppo segna l'innesco di una nuova corsa agli armamenti che potrebbe ridisegnare assetti geopolitici e strategie di deterrenza internazionale. Rappresenta anche una sfida diretta alla capacità degli Stati Uniti di mantenere il predominio militare mondiale.

Massiccia espansione dei siti missilistici in Cina

L'analisi della CNN evidenzia come, a partire dal 2020, la Cina abbia avuto un'espansione senza precedenti dei suoi siti legati alla produzione missilistica. 

Secondo quanto riportato dall’emittente statunitense, più del 60 per cento di 136 siti collegati alla produzione di missili o alla Forza Missilistica dell’Esercito Popolare di Liberazione, che gestisce l’arsenale nucleare, mostra segnali evidenti di ampliamento nelle immagini satellitari.

La CNN riferisce inoltre che sono state osservate nuove torri, bunker e strutture di protezione adatte per lo sviluppo di armi sofisticate, con alcune immagini che mostrano direttamente componenti missilistici. Questo intenso sviluppo militare segna una maratona strategica della Cina per rafforzare la produzione e affermare la propria posizione di potenza globale.

L’investimento strategico di Xi Jinping nel settore militare

Xi Jinping ha assunto la guida del paese nel 2012 e sotto la sua leadership, la Cina ha finanziato e modernizzato il proprio apparato militare con un focus particolare sul potenziamento delle forze missilistiche.

Inoltre, il budget militare cinese è aumentato per quattro anni consecutivi con incrementi superiori al 7 per cento, raggiungendo circa 245 miliardi di dollari nel 2025. Molti analisti ritengono che si tratti di un dato sottostimato rispetto alla reale spesa.

Xi ha rafforzato in particolare la Forza Missilistica dell’Esercito Popolare di Liberazione, fondamentale nel controllo dell’arsenale balistico e nucleare cinese. Questo sforzo indica una capacità cresciuta di produzione di missili strategici, inclusi quelli a medio raggio con capacità ipersoniche, fondamentali nella strategia di difesa e deterrenza cinese.

La nuova portaerei cinese: Fujian

La nuova portaerei cinese, Fujian, equipaggiata con una catapulta elettromagnetica, è entrata ufficialmente in servizio il 7 novembre. Come riportato dall’emittente statale CCTV, si tratta della terza portaerei della flotta cinese, ma della prima interamente progettata e costruita in patria. Questa imponente nave rappresenta una svolta nella competizione marittima tra Pechino e Washington, segnando un ulteriore passo avanti per la marina militare più grande del mondo.

La sfida di Pechino al predominio militare degli Usa

L’espansione dei siti missilistici e le crescenti capacità strategiche cinesi rappresentano una sfida aperta e concreta al predominio militare degli Stati Uniti.

Secondo alcuni analisti, la Cina mira a dissuadere un eventuale intervento americano, in particolare nel caso di un conflitto su Taiwan, isola autonoma che Pechino considera parte integrante del proprio territorio nazionale.

La corsa agli armamenti assume però un peso ancora maggiore se si considera un contesto in cui gli Stati Uniti devono affrontare difficoltà logistiche e carenze di materiali militari, segnalate dalla CNN, mettendo in evidenza le fragilità in una competizione militare sempre più serrata. Si tratta dunque di una fase cruciale di riorganizzazione del potere militare globale, con potenziali ripercussioni dirette sulla stabilità geopolitica.

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