Le elezioni regionali del 23 e 24 novembre 2025 in Campania, Puglia e Veneto rappresentano un appuntamento cruciale per il futuro politico non solo di queste regioni italiane, ma anche nazionale.
Con i presidenti uscenti non ricandidabili, la competizione si presenta intensa e con diverse incognite. Tuttavia, secondo gli istituti demoscopici, solo in Campania la sfida è aperta. In Puglia e Veneto sembra non ci sia storia.
Secondo il sondaggio di Noto per Porta a Porta, in Campania Roberto Fico (Campo largo) guida con il 52% delle preferenze contro il 45% di Edmondo Cirielli (centrodestra).
In Veneto, il sondaggio Tecnè per l’agenzia Dire assegna un vantaggio netto al candidato di centrodestra Alberto Stefani, con consensi tra il 60% e il 64%, contro il 36-40% del candidato di centrosinistra Giovanni Manildo.
In Puglia, infine, Ipsos conferma una solida leadership di Antonio Decaro per il campo largo, con percentuali largamente superiori a quelle del centrodestra.
La sfida più combattuta, quindi, è in Campania, dove Roberto Fico mantiene un vantaggio di circa sette punti percentuali su Edmondo Cirielli.
Malgrado il margine favorevole all'ex presidente della Camera, la distanza si è leggermente ridotta nelle ultime settimane, confermando una competizione ancora aperta e dinamica.
Il centrodestra, pur in svantaggio, resta competitivo grazie alla mobilitazione degli elettori, mentre alcune esitazioni nel Campo largo, specie tra gli elettori del Pd di fronte a un candidato Goveratore grillino, potrebbero influenzare il risultato finale.
In Puglia, la vittoria di Antonio Decaro appare scontata. L’eurodeputato del Pd ed ex sindaco di Bari è dato nettamente in testa con oltre il 60% dei consensi, staccando di molto il candidato di centrodestra Luigi Lobuono.
Il centrosinistra, in questo caso, beneficia della coesione del Campo largo e di un sostegno che risulta ancora molto solido, mentre il Movimento 5 Stelle sembra in calo.
La presenza di figure di rilievo e la continuità politica sono elementi chiave che sostengono la candidatura di Decaro.
Il Veneto, infine, conferma una tendenza chiara a favore del centrodestra con Alberto Stefani indicato come il certo successore di Luca Zaia.
Il candidato leghista è stimato tra il 60% e il 64% dei voti.
Giovanni Manildo del centrosinistra ha un distacco che supera i venti punti percentuali.
Il vantaggio netto assegnato da tutti i sondaggi rende quasi certa la vittoria di Stefani, grazie anche alla forte radicazione elettorale e al sostegno del centrodestra locale.
Come dire: se tra due settimane ci sarà una sorpresa, non bisognerà volgere lo sguardo al Nord.
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