Mentre la guerra in Ucraina si avvicina al quarto anno di combattimenti, il fronte di Pokrovsk si scalda sempre di più. La caduta della città potrebbe far segnare una conquista russa decisiva. Gianandrea Gaiani, direttore di Analisi Difesa, ha illustrato in un'intervista a Tag24 come questa battaglia rappresenti uno dei punti critici dell’attuale fase del conflitto, offrendo uno sguardo approfondito sugli sviluppi più recenti nel sud-est del paese.
Parlando della situazione militare in Ucraina, Gianandrea Gaiani ha individuato due battaglie fondamentali in corso: Pokrovsk, nella regione di Donetsk, e Kupiansk, nella regione di Kharkiv. Queste due località segnano gli estremi opposti del fronte e potrebbero determinare il destino dell’esercito ucraino e del conflitto stesso.
“Sono due battaglie decisive perché potremmo vedere se l’esercito ucraino riuscirà a mantenere una capacità militare residua anche dopo aver perso queste due posizioni, che appaiono già compromesse”, ha spiegato Gaiani.
Secondo il direttore, Pokrovsk non è diversa dalle tante roccaforti del Donbass già perse dagli ucraini, come Bakhmut, Soledar e Avdiivka, dove le truppe sono state in evidente svantaggio tattico.
Da quasi due anni Mosca punta ad ottenere il controllo di Pokrovsk, e gli ultimi sviluppi indicano che la caduta della città appare sempre più probabile, sebbene le versioni sull’andamento del conflitto possano divergere.
“I russi non hanno fretta di condurre assalti diretti perché questi significherebbero perdite elevate. Nonostante la propaganda, stanno combattendo cercando di ridurre al minimo le loro perdite”, afferma Gaiani.
La rilevanza strategica di Pokrovsk deriva dai suoi snodi stradali, che collegano diverse regioni. Gaiani ricorda come le forze russe siano concentrate proprio in questa zona. Le future strategie russe potrebbero puntare a interrompere i rifornimenti, accerchiare le forze ucraine e avanzare sia a nord che a sud, potenzialmente combinando entrambe le azioni.
Ha precisato:
A giudizio di Gaiani, le recenti battaglie indicano che da due anni gli ucraini non riescono più ad assumere iniziative significative, fatta eccezione per l’incursione nella regione russa di Kursk effettuata nell’estate del 2024.
“I soldati russi avanzano inevitabilmente, inesorabilmente e lentamente, perché Donetsk è una delle aree più fortificate del mondo”, spiega Gaiani.
Ha anche aggiunto che l'Ucraina non ha possibilità realistiche né di riconquistare i territori perduti né di impedire nuove conquiste russe. Gaiani sintetizza la situazione più ampia:
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