10 Nov, 2025 - 15:30

Gli scioperi del venerdì della Cgil, il sindacato che fa arrabbiare gli italiani

Gli scioperi del venerdì della Cgil, il sindacato che fa arrabbiare gli italiani

Gli scioperi in Italia sono spesso concentrati nei venerdì, giornata scelta strategicamente dai sindacati per massimizzare l'impatto delle proteste. E di questo gli italini se ne sono accorti, ma non ringraziano.

Sta di fatto che in quest'ultimi mesi del 2025, questa tendenza si è mantenuta con numerose agitazioni sindacali programmate proprio di venerdì, specialmente nel settore dei trasporti e dei servizi pubblici, causando forti disagi a molte città e alimentando il malcontento tra gli italiani.

A proposito: indovinate che giorno è il 12 dicembre prossimo, giornata che la Cgil ha proclamato di sciopero generale? Bravi, avete indovinato.

Gli scioperi di Landini del venerdì che fanno infuriare gli italiani

Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, ha guidato diversi scioperi nel 2025, molti dei quali di venerdì.

Anche il prossimo sciopero generale è stato indetto per il 12 dicembre 2025 (che è un venerdì).

In quell'occasione, i lavoratori saranno invitati dal sindacato di Landini ad astenersi dal lavoro contro la legge di Bilancio 2026: secondo il "Lider maximo", non risponde adeguatamente alle esigenze dei lavoratori in termini di aumenti salariali, investimenti pubblici e lotta alla precarietà.

Sta di fatto che l'approccio del venerdì, che in pratica allunga il weekend, ha provocato non poche polemiche, con una parte della popolazione esasperata dai disagi sul servizio pubblico e dai continui stop lavorativi proprio nel momento in cui le persone si preparano al fine settimana.

Le critiche si concentrano sulla scelta dei venerdì come momento delle proteste, interpretata da molti come una strategia che penalizza maggiormente i cittadini, soprattutto chi deve spostarsi per lavoro o altri impegni urgenti.

Perché si sciopera sempre di venerdì

Ma forse proprio per questo l'80% delle volte si sciopera di venerdì: la scelta del quinto giorno della settimana come preferito per gli scioperi è una tattica sindacale ben precisa.

Statisticamente, infatti, il venerdì registra il maggior numero di spostamenti, non solo di chi lavora o studia, ma anche di chi si muove per attività ricreative in vista del weekend.

Scioperare in questo giorno, così, aumenta il disagio percepito e quindi la capacità di pressione verso le istituzioni e le controparti industriali.

Inoltre, i sindacati tengono conto delle normative che impongono fasce di garanzia e servizi minimi anche durante gli scioperi, quindi la giornata lavorativa viene solo parzialmente ridotta, non annullata del tutto.

E quindi, per i buonisti, diversamente da quanto si pensa, lo sciopero del venerdì non è uno stratagemma per ottenere un "weekend lungo", visto anche che chi partecipa perde lo stipendio della giornata scioperata. 

Ma tant'è: a rimetterci in un modo o nell'altro sono sempre gli italiani. 

 

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