L’ombra di una minaccia nucleare globale si fa sempre più concreta mentre i leader di Russia e Stati Uniti, Vladimir Putin e Donald Trump, sembrano giocare a carte scoperte, alimentando le tensioni in un momento in cui le relazioni bilaterali sono segnate da sfiducia e provocazioni. Dopo decenni di cautela e trattati per limitare l’arsenale nucleare, il recente inasprimento dei rapporti e gli annunci aprono la strada a un confronto che potrebbe avere conseguenze devastanti per la sicurezza mondiale.
Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha reso noto, l'8 novembre 2025, che sono in corso i lavori per preparare proposte su un possibile nuovo test nucleare ordinato dal presidente Putin. Lo ha riportato l'agenzia russa Tass.
L’ordine di Putin è arrivato in risposta all’annuncio di Trump che aveva comunicato di aver ordinato la ripresa dei test nucleari da parte degli Stati Uniti. Queste dichiarazioni rischiano di porre fine a uno stop durato quasi tre decenni.
Il 30 ottobre, il presidente americano ha dichiarato che il paese avrebbe avviato "immediatamente" una serie di test sulle armi nucleari "su base di parità" con altre potenze.
Non è stato immediatamente chiaro se si trattasse dei test sui vettori o sulle testate nucleari.
L’incertezza ha alimentato dubbi e preoccupazioni tra gli analisti, che hanno messo in guardia contro un’eventuale corsa agli armamenti globale.
Il segretario all’Energia, Chris Wright, ha successivamente affermato che gli Stati Uniti non hanno in programma esplosioni nucleari. Tuttavia, la decisione politica di riprendere i test pesa nello scenario globale, con Mosca in attesa di chiarimenti ufficiali dagli Stati Uniti. La conferma di Lavrov sottolinea come, al momento, la Russia non abbia ancora ricevuto spiegazioni da Washington circa la natura precisa dell’ordine americano.
Le ultime settimane hanno segnato una crescente tensione tra i due leader mondiali.
Trump e Putin avevano ristabilito una linea di contatto dopo il deterioramento delle relazioni tra Mosca e Washington avvenuto con lo scoppio della guerra in Ucraina nel febbraio 2022 che coincideva con la presidenza di Joe Biden.
Tuttavia, questi rapporti, seppur ricuciti, si sono rapidamente deteriorati nelle ultime settimane, in parte a causa della frustrazione di Trump per la mancanza di progressi nel porre fine alla guerra in Ucraina.
Tra le mosse che hanno contribuito a questo raffreddamento, spicca la cancellazione da parte di Trump di un vertice programmato con Putin, oltre all’imposizione di sanzioni alla Russia.
Questi sviluppi segnalano un allontanamento e accendono i toni di una rivalità che rischia di trasformarsi in una nuova corsa agli armamenti nucleari.
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