11 Nov, 2025 - 11:30

Elicottero precipitato sull'Appennino, morti due imprenditori: si indaga per capire cos'è successo

Elicottero precipitato sull'Appennino, morti due imprenditori: si indaga per capire cos'è successo

È successo tutto in pochi attimi, poco prima delle 17 di domenica 9 novembre 2025. L'elicottero Agusta Westland 109 su cui viaggiavano i due imprenditori toscani Mario Paglicci, 77 anni, e Fulvio Casini, di dieci anni più giovane, è precipitato all'improvviso in località Poggio dell'Appione, a circa 1.000 metri di altitudine, tra Badia Tedalda (Arezzo) e Lamoli (Borgo Pace, Pesaro Urbino). Quello che doveva essere un volo di piacere tra Venezia e Castiglion Fiorentino si è trasformato così in una tragedia. Ancora ignote le cause. Anche se, dai primi accertamenti, parrebbe plausibile l'ipotesi di un guasto al motore.

Le ricerche e il ritrovamento del relitto dell'elicottero precipitato

Il relitto - completamente carbonizzato - dell'elicottero è stato individuato nelle prime ore di lunedì 10 novembre. Le ricerche erano iniziate però già domenica pomeriggio, venendo ostacolate dalla nebbia e dal buio.

Dai primi rilievi, sembrerebbe che l'impatto del velivolo con il terreno sia stato devastante e che non abbia dunque lasciato scampo ai due passeggeri, i cui corpi saranno recuperati oggi, 11 novembre 2025.

Il servizio pubblicato dall'emittente TV2000 dopo il ritrovamento del relitto dell'elicottero - 10 novembre 2025. 

Il messaggio dell'avaria e le ultime comunicazioni

Per fare luce sulle cause dell'incidente e chiarire eventuali responsabilità, l'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) e la Procura di Arezzo hanno aperto due inchieste. Stando a quanto emerso finora, durante le prime fasi del volo, Paglicci avrebbe inviato un video-selfie ai familiari, mostrando loro il panorama e il pollice alzato. Poi i primi segnali di malfunzionamento, forse un'avaria al motore.

In seguito alla quale egli avrebbe lanciato un secondo messaggio, per segnalare problemi. Due a quel punto gli allarmi partiti, quasi in simultanea: uno dal 112, cui è arrivata la chiamata della persona contattata da Paglicci. L'altro dai centri di controllo del volo, dopo la scomparsa dell'elicottero dai radar. Sul posto geolocalizzato sono intervenuti immediatamente vigili del fuoco, soccorritori e forze dell'ordine.

Chi erano Mario Paglicci e Fulvio Casini, i due imprenditori morti 

La scomparsa dei due imprenditori ha lasciato incredula la comunità locale. Mario Paglicci, 77 anni, era noto in campo orafo. Aveva fondato la sua prima azienda, Gior, nel 1966 insieme al fratello Giancarlo, trasformandola poi in Gimet e infine nel Paglicci Group, realtà che da anni dava lavoro a centinaia di persone.

Appassionato di volo, aveva ottenuto già da giovane il brevetto di pilota, trasmettendo la sua passione per i motori e lo sport anche ai figli, in particolare Gianluca, ex pilota automobilistico con esperienze in Formula 3 e Formula 3000, oggi insieme alla sorella Maria a capo della gestione del gruppo familiare.

Con lui viaggiava Fulvio Casini, di 67 anni, titolare della Marta Immobiliare di Sinalunga (Siena), azienda attiva nel settore delle costruzioni e degli investimenti aperta da Casini dopo anni di gestione con i genitori di uno dei forni storici della città. 

L'uomo era anche volontario della Misericordia. In molti lo ricordano, quindi, per il suo impegno nella vita sociale. Come Paglicci, era un pilota esperto. Circostanza che non è bastata a evitare il peggio. In segno di cordoglio e rispetto per le loro famiglie, il comune di Badia Tedalda ha proclamato per il lutto cittadino. Si attendono ora sviluppi. 

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