11 Nov, 2025 - 11:47

Mister Travaglio contro la lottizzazione alla Privacy: elogia il M5S e bacchetta Schlein

Mister Travaglio contro la lottizzazione alla Privacy: elogia il M5S e bacchetta Schlein

Marco Travaglio, a proposito della polemica che sta investendo l'Autorità Garante della Privacy, non poteva rimanere zitto.

Oggi, infatti, nel suo consueto editoriale sulla prima del Fatto Quotidiano, come se fosse un allenatore di calcio, ha dettato al Campo largo la tattica giusta che dovrebbe utilizzare per uscire dal tunnel in cui si è ficcato.

Sia Elly Schlein che Giuseppe Conte hanno chiesto l'azzeramento dell'organismo creato a protezione dei dati sensibili.

Ma Travaglio, che in realtà vorrebbe cambiare modulo di gioco con una nuova legge, ha avuto modo di spiegare che solamente il secondo sta percorrendo la strada giusta.

Privacy, Travaglio contro Schlein ma a favore di Conte

Perché questo trattamento differenziato da parte del direttore del Fatto nei confronti dei due massimi esponenti del centrosinistra? 

Dato che, dopo l'inchiesta di Report, Schlein e Conte da una parte e Meloni dall'altra si dicono a favore dell'azzeramento, Travaglio salva solo il Movimento Cinque Stelle per questo motivo:

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Il Movimento, diversamente dagli altri, ha il merito di non aver scelto un suo iscritto o militante, ma l'esperto indipendente Guido Scorza. Scorza, infatti, pur costretto alcune volte ad astenersi quando il Garante giudicava gruppi assistiti dal suo ex studio legale specializzato in privacy, è stato l'unico dei quattro a non votare la maxi-multa a Report e a non avere un filo diretto col partito che l'ha messo lì

Il punto, però, è che "azzerare oggi il Garante senza cambiare le regole di nomina significherebbe averne domani un altro lottizzato dai partiti".

Per questo Mister Travaglio chiede di cambiare modulo.

Il nuovo schema di gioco che auspica Travaglio

E insomma: il direttore del Fatto, nelle vesti di allenatore del centrosinistra, vorrebbe avere nuove regole per imporre un nuovo gioco. Altrimenti bisogna solo sperare che i partiti "rinsaviscano e facciano come il M5S, levando spontaneamente le grinfie dalle autorità che regolano Borsa, comunicazioni, antitrust, conflitti d'interessi, scioperi e Privacy...".

Come dire: campa cavallo...

Travaglio e l'auspicio di una nuova legge

Travaglio, in realtà, sogna una svolta a proposito delle nomine nelle varie authority con una nuova legge:

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Il minimo della decenza sarebbe vietare per legge che a farne parte siano personaggi iscritti a partiti o loro debitori per candidature, incarichi, consulenze, prebende e strapuntini

Alzi la mano chi non fa parte del gruppo.

Il pericolo della riforma Nordio

Ma tant'è: il destino cinico e baro sembra accanirsi. Per Travaglio, infatti, anziché limitare il potere dei partiti nelle authority (che dovrebbero essere indipendenti non solo sulla carta), con la riforma Nordio si rischia di vederlo allargato:

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La schiforma Nordio porta la parte laica del Csm, altro cronicario per politici trombati o in via di riciclo, da 10 a 26 triplicando l'autogoverno togato: un Csm per i giudici (10 laici + 20 togati), uno per i pm (10 laici + 20 togati) e un'Alta corte disciplinare (6 laici + 9 togati)

Il fatto, secondo Travaglio, è che i togati saranno scelti per sorteggio. E, in particolare, i laici-politici da "un sorteggio finto, estratti da un listino di persone votate dai partiti in Parlamento":

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Più corto sarà il listino, più il sorteggio sarà un'elezione, anzi una lottizzazione fra i partiti

Ergo

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Se vincerà il sì al referendum sulla Giustizia lo scandalo Report-Privacy, al confronto, sembrerà Disneyland

 

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