Chi sbaglia paga. È una regola che vale per i medici, che vale per i giornalisti, che vale per ogni tipo di professionista. Tranne che per i magistrati.
È proprio questo vulnus che una riforma della Giustizia seria dovrebbe colmare: parola di Vittorio Feltri.
Per il direttore, rappresenta la vera priorità cui la politica dovrebbe mettere mano: l'introduzione della responsabilità civile per i magistrati.
Vittorio Feltri ha avuto modo di spiegare quale sarebbe secondo lui la riforma più importante nel campo della giustizia italiana rispondendo questa mattina a un lettore del Giornale che gli chiedeva conto della malagiustizia che l'Italia è ancora costretta a subire.
Secondo il direttore, se ci fosse una legge che delineasse chiaramente la responsabilità personale a carico dei magistrati che sbagliano, che mandano in galera degli innocenti, la situazione sarebbe migliore rispetto a quella di oggi:
Del resto, ricorda sempre Feltri, quando un medico sbaglia è chiamato a rispondere del suo operato, così come qualsiasi altro professionista. Perché per le toghe non vale questo principio?
Eppure, il loro lavoro può impattare in maniera devastante nella vita di tutti: le toghe hanno il potere di togliere il bene più prezioso che abbiamo, la libertà.
ha scritto Feltri.
Il punto vero della questione, ha avuto modo di sottolineare Vittorio Feltri, è che "la nostra giustizia, per quanto onorevole nella gran parte dei professionisti che vi lavorano, lascia ancora troppi margini al potere, investigativo, giudiziario, esecutivo, senza sufficiente controllo"
Per il direttore, quindi, è una giungla. E, come in tutte le giungle, l'unica regola che vale è quella del più forte:
Lo Stato, per ogni giorno di detenzione ingiusta subita da un cittadino, paga 235,82 euro. Per chi va agli arresti domiciliari, vale la metà. Ma nessuna cifra, secondo Vittorio Feltri, sarà mai sufficiente a ripagare dal dramma di varcare con le manette ai polsi la soglia di una casa circondariale, di essere privato del bene più prezioso che abbiamo: la libertà:
si è chiesto il direttore. Citando poi dei dati che dovrebbero far davvero riflettere.
Vittorio Feltri, nel focalizzare la sua attenzione sulla malagiustizia, ha ricordato che nel solo 2024 lo Stato ha versato circa 27 milioni di euro per risarcire i cittadini vittime di errori giudiziari.
Tra il 2018 e il 2024, poi, la somma è andata oltre i 220 milioni.
E sono state ben 5000 le persone le cui richieste di risarcimento sono state accolte, non certo poche:
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.
I campi obbligatori sono contrassegnati con *