13 Nov, 2025 - 13:46

L’illusione di un’Europa unita crolla sotto il peso del riarmo tedesco

L’illusione di un’Europa unita crolla sotto il peso del riarmo tedesco

Dopo anni di esitazioni, la Germania si prepara a guidare la nuova stagione del riarmo europeo. Con il governo Merz, Berlino punta a trasformarsi nel principale pilastro militare dell’Unione, ridefinendo i rapporti di forza.

La Germania punta sul riarmo

L'Unione europea per anni ha parlato di istituire una difesa comune, soprattutto mentre prosegue la guerra in Ucraina. Solo nell'ultimo anno, i paesi del blocco stanno adottando le misure per rafforzare la propria capacità militare. Questo periodo coincide anche con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca.

Tra gli altri paesi, la Germania ha adottato un piano per aumentare drasticamente la spesa nei termini di difesa.

Soprattutto dopo la vittoria di CDU/CSU alle elezioni del 2025 e la formazione del governo di Friedrich Merz, la Germania si è presa un impegno concreto verso un significativo aumento della spesa militare.

Da neo cancelliere, a maggio, Merz non ha solo promesso di rafforzare la capacità militare ma anche di creare l'esercito convenzionale più formidabile d'Europa.

L’impegno militare tedesco e le tensioni interne all’Ue

La Germania si impegna a raggiungere l'obiettivo del 3,5 per cento del PIL per la spesa per la difesa entro il 2029, in concomitanza con un più ampio accordo con la Nato, sollecitato più volte da Trump. Secondo le stime, la spesa annua tedesca per la difesa raggiungerà i 153 miliardi di euro.

L'impegno di Berlino rappresenta quindi un passo notevole nelle ambizioni di difesa europee. Allo stesso tempo, la Germania diventerebbe un attore militare di primo piano in pochi anni. Oltre ad essere una grande forza economica, la Germania è destinata a cambiare gli equilibri con i suoi stessi alleati.

Persistono infatti sfiducia e rivalità storiche. Il fatto che Berlino punti a diventare la potenza predominante in Europa potrebbe pesare sulla supremazia tradizionale della Francia sul fronte militare. 

Il nuovo baricentro europeo

Mentre la Germania porta avanti un piano ambizioso anche di spesa, quella della Francia sarà inferiore a quella tedesca. Secondo le stime, Parigi si fermerà a circa 80 miliardi di euro entro il 2030.
Berlino sembra inoltre puntare più sull’industria tedesca interna, il che potrebbe creare una rottura a Bruxelles, incanalando risorse economiche verso la propria linea di produzione nazionale.

Dall’altro lato c’è la realtà della Polonia. Il paese guarda al piano di riarmo della Germania con cauta approvazione. Varsavia non considera il riarmo tedesco una minaccia, ma piuttosto una necessità, viste le attuali condizioni di sicurezza in Europa e l’esigenza di rafforzare la difesa collettiva della NATO.

Il paese rivendica di avere il più grande esercito terrestre d’Europa. Merz intende incrementare le forze armate, portando il numero dei militari attivi dagli attuali 182mila a circa 240mila entro il 2031, superando così una criticità del proprio piano.

Questo rafforzamento indica che il baricentro dell’Europa si sta spostando verso il fianco orientale. Resta da vedere come il tentativo di predominio di Berlino influenzerà gli equilibri all’interno dell’UE e della NATO nei prossimi anni.

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