Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha lanciato un’allarme sulle intenzioni della Russia, affermando che Mosca non mostra segnali di voler fermare il conflitto in Ucraina, ma anzi sta aumentando la produzione militare e si prepara ad uno scontro di vasta scala in Europa entro il 2029 o il 2030.
Zelensky ha sottolineato la necessità di esercitare una pressione sempre più forte sulla Russia, sul campo di battaglia e riducendo le risorse economiche, soprattutto energetiche, che alimentano l’apparato bellico russo. L'appello e le previsioni del leader ucraino sollevano nuove preoccupazioni sul futuro della sicurezza del vecchio continente.
Il presidente ucraino, in un post su X, ha fatto osservazioni piuttosto allarmanti. Secondo Zelensky, la Russia non intende fermate il conflitto.
La soluzione che offre il leader ucraino è quella di esercitare pressione su Mosca, che potrebbe indurre la Russia ad una pausa nelle operazioni militari. Tuttavia, secondo Zelensky, l'obiettivo di Mosca sarebbe quello di prepararsi per una "grande guerra" su larga scala.
Il leader ucraino fa notare che la capacità produttiva delle armi e delle forniture militari in Russia è in crescita, indice di una volontà di proseguire il conflitto nel lungo termine. Secondo queste ipotesi, la Russia preparerebbe una grande guerra in Europa entro 5 anni, ovvero nel 2029 o nel 2030.
We need more pressure on Russia. According to the situation on the battlefield, we don't see that Russia wants to stop. The problem is, looking at the defense military industry of Russia, we see that they increase their production. And our estimation is that they want to continue…
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) November 13, 2025
Zelensky mette in evidenza che per frenare la Russia è necessario un approccio multilivello: non solo rafforzare le forze sul campo, ma anche colpire severamente le risorse economiche di Mosca. In particolare, il presidente ucraino invita la comunità internazionale a limitare i finanziamenti derivanti dalle esportazioni energetiche russe, che costituiscono una fonte significativa di denaro per il regime di Putin.
L’obiettivo sarebbe quello di ridurre la capacità bellica russa, contrastando la sua produzione militare e la disponibilità di risorse.
In un post successivo ha parlato dell’uso degli asset congelati a favore dell’Ucraina. Zelensky dice che la questione dei beni russi congelati è molto importante: se l’Ucraina riuscisse a ottenere quei fondi, stimati tra i 140 e i 160 miliardi di euro, sarebbe “una grande perdita per Putin e la sua cerchia”.
About frozen Russian assets – this is a very important question.
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) November 13, 2025
For the Russians, it will be a big-big loss if we can get this money in any way. Be it a loan insured by other countries or another way. But if we can have these 140-160 billion, this will be a big loss for Putin…
Con il suo messaggio, Zelensky punta a mettere in guardia l’Europa sulle sfide che la sicurezza del continente si troverà ad affrontare nei prossimi anni. Questo avvertimento del presidente ucraino riflette una visione cupa del futuro e spinge l’Europa a concentrare l’attenzione sull’urgenza di aumentare la pressione militare, economica e diplomatica per garantire la sicurezza del vecchio continente.
L'Ue mette in guardia contro la minaccia rappresentata da Mosca e ha già adottato la “Defense Readiness Roadmap 2030” della Commissione europea, con l’obiettivo di sviluppare una strategia difensiva solida e coordinata.
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