13 Nov, 2025 - 16:39

Terza guerra mondiale entro 5 anni? L'allarme di Zelensky con scenari apocalittici

Terza guerra mondiale entro 5 anni? L'allarme di Zelensky con scenari apocalittici

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha lanciato un’allarme sulle intenzioni della Russia, affermando che Mosca non mostra segnali di voler fermare il conflitto in Ucraina, ma anzi sta aumentando la produzione militare e si prepara ad uno scontro di vasta scala in Europa entro il 2029 o il 2030.

Zelensky ha sottolineato la necessità di esercitare una pressione sempre più forte sulla Russia, sul campo di battaglia e riducendo le risorse economiche, soprattutto energetiche, che alimentano l’apparato bellico russo. L'appello e le previsioni del leader ucraino sollevano nuove preoccupazioni sul futuro della sicurezza del vecchio continente.

L'allarme di Zelensky

Il presidente ucraino, in un post su X, ha fatto osservazioni piuttosto allarmanti. Secondo Zelensky, la Russia non intende fermate il conflitto.

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Abbiamo bisogno di più pressione sulla Russia. A giudicare dalla situazione sul campo di battaglia, non crediamo che la Russia voglia fermarsi.

La soluzione che offre il leader ucraino è quella di esercitare pressione su Mosca, che potrebbe indurre la Russia ad una pausa nelle operazioni militari. Tuttavia, secondo Zelensky, l'obiettivo di Mosca sarebbe quello di prepararsi per una "grande guerra" su larga scala.

Il leader ucraino fa notare che la capacità produttiva delle armi e delle forniture militari in Russia è in crescita, indice di una volontà di proseguire il conflitto nel lungo termine. Secondo queste ipotesi, la Russia preparerebbe una grande guerra in Europa entro 5 anni, ovvero nel 2029 o nel 2030.

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Pensiamo che, se eserciteremo una forte pressione, i russi avranno bisogno di una pausa. Ma dobbiamo riconoscere che vogliono una grande guerra e prepararci a essere pronti nel 2029 o nel 2030, in questo lasso di tempo, a scatenare una guerra di queste proporzioni. Sul continente europeo.

La strategia di pressione di Zelensky

Zelensky mette in evidenza che per frenare la Russia è necessario un approccio multilivello: non solo rafforzare le forze sul campo, ma anche colpire severamente le risorse economiche di Mosca. In particolare, il presidente ucraino invita la comunità internazionale a limitare i finanziamenti derivanti dalle esportazioni energetiche russe, che costituiscono una fonte significativa di denaro per il regime di Putin.

L’obiettivo sarebbe quello di ridurre la capacità bellica russa, contrastando la sua produzione militare e la disponibilità di risorse.

In un post successivo ha parlato dell’uso degli asset congelati a favore dell’Ucraina. Zelensky dice che la questione dei beni russi congelati è molto importante: se l’Ucraina riuscisse a ottenere quei fondi, stimati tra i 140 e i 160 miliardi di euro, sarebbe “una grande perdita per Putin e la sua cerchia”.

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Congelare i soldi è una cosa, ma darli all'Ucraina è un'altra. Non solo per le armi. Produrremo in Ucraina usando questi soldi.

Un monito per l’Europa: prepararsi alla sfida

Con il suo messaggio, Zelensky punta a mettere in guardia l’Europa sulle sfide che la sicurezza del continente si troverà ad affrontare nei prossimi anni. Questo avvertimento del presidente ucraino riflette una visione cupa del futuro e spinge l’Europa a concentrare l’attenzione sull’urgenza di aumentare la pressione militare, economica e diplomatica per garantire la sicurezza del vecchio continente.

L'Ue mette in guardia contro la minaccia rappresentata da Mosca e ha già adottato la “Defense Readiness Roadmap 2030” della Commissione europea, con l’obiettivo di sviluppare una strategia difensiva solida e coordinata.

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