È una flessione che non preoccupa quella di Fratelli d’Italia, che anche questa settimana si mantiene stabilmente sopra il 30%.
Non riesce a uscire dalla crisi, invece, il Partito Democratico che non sembra più capace di crescere. A tenere a galla il campo largo, infatti, è rimasto solo il Movimento 5 Stelle. In flessione anche i partiti dell’ex Terzo Polo.
E’ questa la fotografia del panorama politico italiano emerso dalla Supermedia AGI/Youtrend delle ultime due settimane, aggiornata al 13 novembre 2025.
In questo contesto, la capacità del centrodestra di mantenere una leadership chiara e forte sembra consolidare una tendenza che dura da mesi, nonostante qualche oscillazione marginale tra i partiti e le coalizioni.
Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia (FdI) guidano i sondaggi relativi alle preferenze di voto degli italiani con il 30,1%, segnalando però un calo di 0,4 punti percentuali rispetto a due settimane fa.
Nonostante questa flessione, FdI resta ben oltre la soglia del 30%, consolidando la sua posizione come primo partito italiano. Il calo può essere interpretato come una modesta frenata, probabilmente dovuta a dinamiche interne o a un alleggerimento del consenso dopo un periodo di forte visibilità.
La Lega subisce anch’essa un calo di 0,4 punti, attestandosi all’8,1%. Forza Italia, in controtendenza, mantiene stabile il 9,2%, mentre “Noi Moderati” cresce di 0,2 punti fino all’1,0%.
Nel complesso, l’alleanza di centrodestra perde lo 0,6%, scendendo al 48,4%, un dato che pur restando dominante indica una lieve erosione del vantaggio.
Il Partito Democratico, leader della coalizione di centrosinistra, perde marginalmente lo 0,1%, fermandosi a quota 21,7%. Una flessione lieve ma significativa se si considera l’andamento negativo delle ultime settimane.
Anche AVS cala dello 0,2% al 6,4%. A tenere a galla il campo largo resta solo il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte che questa settimana registra un +0,4% arrivando a 12,6%.
Non va benissimo neanche ai partiti dell’ex Terzo Polo. Mentre Azione guadagna appena 0,1% attestandosi al 3,4%. Italia Viva perde lo 0,1%, scendendo al 2,4%, e +Europa segue il trend negativo con un calo dello 0,1%, scendendo all’1,7%.
Questi dati mostrano un centrosinistra in lieve contrazione, a fronte di un’alleanza principale che fatica a invertire la tendenza.
Se il voto si tenesse oggi, il centrodestra conquisterebbe la maggioranza relativa con il 48,4%, anche se in calo rispetto alle rilevazioni precedenti.
Nonostante questa leggera perdita, la coalizione rimane saldamente in testa nella competizione politica, grazie al traino di Fratelli d’Italia e a un consenso ancora solido degli alleati.
Il centrosinistra, con il 40,7%, resterebbe in una posizione nettamente più debole, incapace di avvicinare i numeri del centrodestra. Il Terzo Polo ottiene il 5,8% e gli altri piccoli partiti salgono complessivamente al 3,4%, con una crescita dello 0,5% nell’area “Altri”.
Questi numeri non bastano a modificare in modo significativo gli equilibri e confermano la stabilità del quadro politico.
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