13 Nov, 2025 - 20:25

L’effetto boomerang dei dazi di Trump: le nuove alleanze inaugurano un ordine mondiale multipolare a favore della Cina

L’effetto boomerang dei dazi di Trump: le nuove alleanze inaugurano un ordine mondiale multipolare a favore della Cina

Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca ha innescato un nuovo ciclo di tensioni commerciali globali. La sua politica aggressiva dei dazi sta ridisegnando gli equilibri internazionali, spingendo alla formazione di alleanze inedite e aprendo la strada a un ordine mondiale sempre più multipolare.

Il ritorno di Trump e la politica dei dazi

Donald Trump è tornato alla Casa Bianca il 20 gennaio 2025 e, con il suo insediamento, l’amministrazione americana ha riportato al centro dell’agenda economica la politica dei dazi. Le tariffe commerciali hanno fatto oscillare gli equilibri internazionali e continuano ancora oggi a far discutere il mondo.

I paesi di tutto il mondo si sono infatti impegnati a negoziare accordi migliori per le proprie economie, mentre Washington ha salvaguardato i propri interessi nazionali. A distanza di mesi, si può notare come l’ordine mondiale stia cambiando, ma non necessariamente nel modo in cui Trump intendeva plasmarlo.

La guerra commerciale avviata dal presidente americano sta facendo avvicinare diverse nazioni. Solo poche settimane fa, il leader del Canada, Mark Carney, e quello cinese, Xi Jinping, si sono incontrati a Gyeongju, in Corea del Sud, a margine del vertice sulla cooperazione economica Asia-Pacifico. L’incontro non è sfuggito agli osservatori più attenti.

Ottawa è storicamente un alleato di Washington, oltre alla vicinanza geografica tra i due paesi nordamericani. Dall’altro lato, tra Ottawa e Pechino c’era un rapporto caratterizzato da una profonda sfiducia. Questo incontro segna dunque un chiaro segnale di cambiamento: Canada e Cina si impegneranno a migliorare i legami e a collaborare sul piano commerciale.

Il riavvicinamento tra Canada e Cina

Si assiste quindi ad una nuova fase in cui il Canada assume un ruolo più autonomo e cerca di riequilibrare le proprie alleanze. Ottawa si sta avvicinando diplomaticamente a Pechino per cercare nuove opportunità economiche e commerciali.

Si tratta di un’occasione imperdibile per la Cina, rivale strategico degli Stati Uniti. Il riavvicinamento commerciale e diplomatico tra Canada e Cina, nel contesto della guerra commerciale guidata da Trump, riflette una delle dinamiche chiave di questa transizione globale.

Il nuovo ordine mondiale multipolare

Il paradigma multipolare mette in crisi l’egemonia unipolare occidentale, in particolare quella statunitense, aprendo la strada a molteplici centri di potere e ad una competizione più articolata. La crescente autonomia del Canada, che pur essendo storicamente legato agli Usa sceglie di intensificare le relazioni con la Cina, non è solo un gesto pragmatico di interesse economico, ma anche un segnale politico forte di un mondo in cui le linee di alleanza diventano sempre più flessibili e meno rigide.

Questo spostamento dimostra come le tradizionali divisioni geopolitiche tra “occidente” e “oriente” stiano diventando meno nette, mentre emergono relazioni basate su nuove priorità economiche, interessi di sicurezza e rivalità complesse che includono anche divisioni interne allo stesso Occidente.

Il riavvicinamento Canada-Cina rappresenta così un tassello significativo che conferma il carattere multipolare e complesso del nuovo ordine mondiale che sta emergendo.

Nel più ampio contesto multipolare, si sta formando un sistema internazionale meno gerarchico, più fluido e contestato. Le tensioni commerciali e le alleanze mutevoli fanno parte di un gioco di lungo respiro che ridefinirà i meccanismi di cooperazione e competizione a livello globale, con effetti rilevanti su economia, sicurezza e diplomazia multilaterale.

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