L’emergenza sicurezza si conferma il tema protagonista in vista delle elezioni italiane, destinato a condizionare in modo decisivo la scelta degli elettori e l’esito della competizione politica.
A rivelarlo sono i dati dell’ultimo sondaggio di Only Number, pubblicato il 16 novembre su “La Stampa”, che mostrano come per due italiani su tre la sicurezza sia il fattore principale con cui orientare il voto.
Analizzando i dati della rilevazione, infatti, appare evidente come il senso di insicurezza e la paura abbiano superato il mero discorso sull’ordine pubblico per trasformarsi in un indicatore complesso dello stato di fiducia nel futuro e nella qualità della vita.
Dati che consentono di capire quanto il fattore sicurezza peserà nelle decisioni di voto, e come questa percezione si sia modificata negli ultimi anni.
Ecco, allora, cosa è emerso dal sondaggio Only Number su politica e sicurezza.
Il sondaggio condotto da Only Number rivela dati significativi: il 64,4% degli italiani si sente meno sicuro rispetto a tre anni fa, un dato che tra le donne raggiunge il 70%.
Nel contesto elettorale attuale, la sicurezza rappresenta per il 57,6% degli intervistati un criterio fondamentale nella scelta del partito o del candidato da sostenere.
Nonostante questo, il sondaggio sottolinea come la sicurezza non possa essere ridotta solo all’assenza di reati, poiché la percezione di sicurezza è fortemente influenzata da fattori molteplici, inclusi: il degrado urbano, la presenza delle istituzioni sul territorio e la sfera della socializzazione sempre più assente nei grandi contesti urbani.
“Per lei il tema della sicurezza rappresenta un elemento decisivo nella scelta di voto di un determinato partito?”.
A questa semplice domanda il 57,6% degli intervistati ha risposto affermativamente, confermando un sentiment, che i principali partiti italiani hanno già intercettato e che è già da tempo terreno di scontro tra maggioranza e opposizione.
Il dato appare ancora più rilevante se si considera il fatto che la percentuale sale al 65,1% è per gli over 65, la fascia di età con la più alta affluenza alle urne, che vede nella sicurezza una garanzia di stabilità e protezione.
La capacità di declinare la sicurezza in modo efficace, convincente e credibile potrà quindi orientare il voto di una parte significativa degli italiani, ben al di là dei tradizionali orientamenti politici.
Le ricette più concrete attualmente sembrano arrivare dal centrodestra con i suoi decreti sicurezza, ma anche nel centrosinistra si sta cominciando a comprendere l'importanza di fornire una soluzione alternativa ai propri elettori.
La posta in gioco è alta: lasciare al centrodestra il monopolio del dibattito sulla sicurezza potrebbe trasformarsi in un grave errore politico per l’opposizione, come confermano le tendenze attuali dei sondaggi sulle intenzioni di voto in vista del 2027.
In conclusione, la sicurezza in Italia non è più solo una questione di ordine pubblico, ma un complesso sistema di relazioni tra percezione sociale, esperienze individuali e fiducia nelle istituzioni.
Un tema che incide direttamente sulla qualità della vita e sulla speranza nel futuro, e che, nel prossimo voto, farà tremare i partiti: a decidere sarà proprio chi saprà parlare con efficacia a questa domanda profonda degli elettori.
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