La battaglia per la guida del centrosinistra italiano tra Elly Schlein e Giuseppe Conte è sempre più accesa e si complica per entrambi davanti agli ultimi dati sui sondaggi elettorali realizzati da Eumetra sul gradimento dei leader politici italiani.
I due leader del campo largo, infatti, scivolano pericolosamente nel gradimento degli italiani e se per Conte si tratta ancora di un calo gestibile, per Schlein la situazione è diventata molto seria.
Ottime notizie, invece, per la premier Giorgia Meloni che si conferma la politica più apprezzata dagli italiani. La questione patrimoniale, tema caldo rilanciato dall'opposizione di centrosinistra, trova un largo sostegno nell’opinione pubblica, ma non basta a risollevare l’immagine dei suoi protagonisti.
Come si configurerà nei prossimi mesi, allora, la rivalità tra Giuseppe Conte ed Elly Schlein anche alla luce dell’improba impresa di scalzare Giorgia Meloni da Palazzo Chigi?
Elly Schlein, che si era imposta con un profilo giovane e innovativo, registra un calo netto nel gradimento, arrivando al 24,8%, appena dietro Emma Bonino al 25%.
La perdita di quasi 5 punti in poco più di un mese evidenzia il momento di crisi della segretaria dem alle prese con le divisioni interne e l’impopolarità di alcune scelte politiche considerate troppo radicali per l’elettorato più moderato del Pd.
Dall’altro lato, Giuseppe Conte, leader dell’ex Movimento 5 Stelle e ora figura chiave del centrosinistra, non beneficia affatto dalle difficoltà di Schlein: il suo consenso scende ancor più drasticamente, dal 40,8% al 35,2%.
Il tonfo di 5,6 punti riflette un malessere più profondo, legato forse alla difficoltà a rilanciare un’identità chiara e convincente per il blocco progressista.
Questa doppia flessione rende incerto il profilo complessivo del centrosinistra, con un vuoto di carisma e una difficoltà crescente nel catalizzare l’attenzione e il consenso dell’elettorato di riferimento.

Nel frattempo, sul fronte opposto, la premier Giorgia Meloni consolida la sua posizione di leader indiscussa nel panorama politico italiano.
Con un gradimento stabile al 45,1%, nonostante un novembre di turbolenze su diversi fronti, Meloni è quasi mezzo punto sotto il suo picco di inizio ottobre, ma resta la personalità politica più apprezzata dagli italiani.
Nel centrodestra, Meloni si conferma la sola guida riconosciuta e percepita con fiducia: gli altri big, come Antonio Tajani e Matteo Salvini, segnano cali significativi.Tajani scende al 30,3%, Salvini si mantiene attorno al 29,3%, ma senza il minimo segnale di crescita.
Questo dominio solitario di Meloni rappresenta sia un vantaggio strategico per il centrodestra, sia un problema per il centrosinistra, che non riesce a mettere in campo una figura che sappia contrastare efficacemente l’immagine solida e popolare della premier.
L’incrocio di questi dati fotografa un centrosinistra in difficoltà, non solo sul piano elettorale ma anche in termini di coesione e immagine.
Il costante calo di consensi per i leader del centrosinistra potrebbe avere effetti strategici rilevanti, aprendo spazi al centrodestra soprattutto nelle grandi città e tra gli elettori moderati.
La stabilità di Meloni e la sua capacità di catalizzare consenso rappresentano una sfida serrata per il centrosinistra italiano, la cui risposta nei prossimi mesi sarà cruciale per orientare l’agenda politica nazionale verso un quadro più equilibrato o, al contrario, per assistere a una ulteriore affermazione del centrodestra guidato dalla premier.
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