17 Nov, 2025 - 15:28

Omicidio Paganelli, parla Giuliano Saponi: "Tradito da Manuela sotto il naso. Dassilva? Tipo nervoso"

Omicidio Paganelli, parla Giuliano Saponi: "Tradito da Manuela sotto il naso. Dassilva? Tipo nervoso"

È stato ascoltato dalla pm Daniela Paci e dai legali delle parti per almeno quattro ore. Così Giuliano Saponi ha potuto ripercorrere i mesi che hanno preceduto l'omicidio della madre Pierina Paganelli, avvenuto la sera del 3 ottobre 2023 in via del Ciclamino a Rimini. Mesi segnati per lui dal tradimento della moglie Manuela Bianchi e da un misterioso incidente seguito da un lungo coma. 

L'occasione è stata la quarta udienza del processo che vede imputato il 35enne senegalese Louis Dassilva, vicino di casa della vittima, da sempre proclamatosi innocente. Un'udienza attesa, in cui Saponi ha detto la sua su rapporti familiari, tensioni condominiali e altri dettagli che, secondo gli inquirenti, costituiscono il contesto emotivo-relazionale in cui si consumò il delitto.

Giuliano Saponi sul rapporto tra Manuela Bianchi e Pierina Paganelli

La prima parte della deposizione è stata dedicata al rapporto tra Manuela Bianchi, moglie di Saponi, e la suocera Pierina. Rapporto che, secondo l'uomo, sarebbe stato per diverso tempo molto stretto. 

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Mia mamma adorava Manuela, le voleva bene. Era come una seconda figlia per lei, 

ha detto. Spiegando che le cose, tra loro, sarebbero cambiate nella primavera del 2023, quando Manuela gli confidò di averlo tradito. Pierina, sentendosi più vicina a lui, avrebbe iniziato ad assumere una posizione difensiva nei suoi confronti.

Diventando via via più fredda con la nuora, che a sua a volta avrebbe cambiato atteggiamento. Poi ci fu l'incidente, che costrinse Saponi al letto. Al risveglio, l'uomo trovò un clima familiare molto teso. 

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Mia moglie cercava di rivendicare alcune cose che non capivo - le sue parole - Era arrabbiata, parlava di voler andar via.

La rivelazione sull'identità dell'amante, Dassilva, arrivò solo la sera del ritrovamento del corpo della madre. "Me lo disse mio fratello. Non ci potevo credere, perché era successo sotto il mio naso", ha dichiarato Saponi.

Loris Bianchi e le tensioni in famiglia: cosa è emerso al processo

Ampio spazio è stato dedicato dall'uomo anche ai rapporti con Loris Bianchi, fratello di Manuela, che nel pomeriggio sarà a sua volta ascoltato in aula. Secondo Saponi, si trattava di "una presenza non costante ma talvolta invadente" nelle loro vite.

"Non ho mai riscontrato da parte sua atteggiamenti aggressivi verso mia madre", ha detto l'uomo. Specificando che, comunque, non aveva piacere che "trascorresse del tempo da solo" con la figlia, Giorgia, perché riteneva "avesse convinzioni non consone a una ragazzina". 

Punto, questo, su cui, nel contro-esame della difesa di Dassilva, i legali Andrea Guidi e Riario Fabbri hanno insistito molto. Per loro, infatti, la posizione di Loris andrebbe approfondita.

Le parole su Louis Dassilva: "Un uomo nervoso e facile all'ira"

In chiusura, a Saponi è stato chiesto di descrivere l'imputato. "Non mi piaceva il suo atteggiamento", ha dichiarato l'uomo. Soffermandosi, in particolare, su un'occasione.

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Era venuto a casa mia per fare alcuni lavoretti e mi era apparso come una persona nervosa, facile all'ira - ha dichiarato - Non volevo avere alcunché da spartire con lui.

Dassilva è ora accusato di omicidio volontario pluriaggravato. Secondo l'accusa, avrebbe ucciso la 78enne perché era in procinto di scoprire la relazione extraconiugale che intratteneva con Manuela e aveva paura che ne proferisse parola con la moglie, Valeria Bartolucci.

Ricostruzione che egli smentisce categoricamente dall'inizio. Di recente la Cassazione ha accolto il ricorso presentato dai suoi avvocati, rinviando la decisione in merito a una sua possibile scarcerazione al Tribunale del Riesame di Bologna. Si attendono sviluppi. 

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