18 Nov, 2025 - 12:10

Cosa è stato deciso con il Consiglio Supremo di Difesa convocato da Mattarella

Cosa è stato deciso con il Consiglio Supremo di Difesa convocato da Mattarella

Il Consiglio Supremo di Difesa convocato dal presidente Sergio Mattarella, per molti analisti, ha rappresentato un momento cruciale per le complesse tensioni internazionali e per l'assetto della sicurezza nazionale italiana.

Riunitosi al Quirinale alla presenza dei principali ministri e delle più alte cariche militari, il Consiglio ha posto sotto la lente d’ingrandimento temi come il conflitto in Ucraina, la situazione esplosiva in Medio Oriente, e le minacce ibride che interessano l'Italia e l’Europa.

L’incontro ha sancito un forte segnale politico e militare nel contesto globale d’instabilità, ribadendo impegni e strategie per la difesa nazionale e internazionale.

Cosa è stato deciso nel Consiglio supremo di sicurezza

Il Consiglio Supremo di Difesa ha innanzitutto riaffermato il pieno sostegno italiano all'Ucraina nella difesa della sua sovranità e libertà, evidenziando l'approvazione del dodicesimo decreto di aiuti militari a Kiev.

Questo sostegno riafferma l’impegno dell’Italia in linea con le politiche europee e Nato, sottolineando inoltre l’evoluzione delle azioni belliche, con particolare attenzione all’impiego crescente di droni militari, che rappresentano una nuova sfida per la sicurezza aerea degli alleati.

È stata inoltre ribadita l'importanza di un adeguamento europeo delle capacità di difesa di fronte a questi nuovi scenari.

Il Consiglio, poi, ha espresso grande preoccupazione per la situazione in Medio Oriente, con particolare riferimento alla crisi di Gaza, chiedendo ad Hamas di onorare l'impegno di consegnare le armi. 

In particolare, in Medio Oriente, l'Italia si adopererà per la soluzione "due popoli due Stati".

Il Consiglio, infine, ha identificato le minacce ibride, quali la disinformazione e la sicurezza cybernetica, come priorità strategiche da affrontare con misure mirate, compresa la lotta alla propaganda e alla manipolazione dell’informazione da parte di attori esterni, in particolare la Russia. 

Le reazioni politiche alle decisioni del Consiglio supremo di difesa

Le decisioni del Consiglio Supremo di Difesa hanno suscitato reazioni diverse all’interno del panorama politico italiano.

La maggioranza, con la premier e il ministro della Difesa, ha espresso unanime sostegno alla linea decisa, considerandola un equilibrio necessario per la sicurezza nazionale e per l’alleanza con Europa e Nato.

Il Governo ha anche sottolineato la necessità di mantenere fermezza nelle risposte alle minacce ibride e di rafforzare gli aiuti alle nazioni partner come l’Ucraina.

Tuttavia, la posizione del Consiglio non è stata esente da critiche, soprattutto da ambienti di opposizione e da esponenti della Lega.

Questi hanno sollevato dubbi e perplessità in particolare riguardo alla politica degli aiuti militari in Ucraina, associando tali decisioni ai recenti scandali di corruzione e chiedendo un maggiore equilibrio nelle relazioni internazionali.

Enrico Borghi di Italia Viva, intanto, ha rilasciato una dichiarazione che è una critica esplicita alla Lega:

virgolette
Mattarella, da Capo dello Stato, mantiene l'Italia nel solco corretto della solidarietà europea e dell'Alleanza Atlantica. Mi chiedo solo se il viceministro Matteo Salvini e i rappresentanti del suo partito leggereanno il comunicato del Colle...
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