Oltre che il Signore sia con voi, anche Roberto Fico. Perché no? In fondo, in Campania, domenica e lunedì prossimi, si vota per le regionali e la candidata Maria Luigia Iodice ha pensato bene di sostituirsi al prete e di benedire i fedeli dicendo che il candidato del Campo largo farà restaurare anche il campanile.
Il tutto è accaduto presso la parrocchia di San Simeone Profeta, a Marcianise, in provincia di Caserta. Sta di fatto che la Curia non l'ha fatta passare liscia.
E insomma: invece che Gesù Cristo, Roberto Fico. Del resto, è quest'ultimo che si candida alle regionali in Campania, non il primo. E un voto in più, la candidata Maria Luigia Iodice ha pensato che ben valesse una messa.
Peccato, per lei che è andata a predicare sul pulpito al posto del parroco don Ugo Presazzi, che la Curia se ne sia accorta e abbia tuonato contro il peccato e i peccatori.
Maria Luigia Iodice ha illustrato ai fedeli i fondi regionali destinati al restauro dell’edificio sacro.
Come dire: i mercanti del tempio sono risorti.
Ma non poteva farla franca. Secondo quanto riportato dall’Ansa, la Curia, guidata dal vescovo Pietro Lagnese, ha stigmatizzato con fermezza l’episodio, definendolo "inaccettabile" e contrario alla natura stessa del luogo di culto.
Amen.
Insomma: la Curia ha espresso “rammarico e disappunto” per l’accaduto sottolineando che “la Chiesa, in quanto luogo di culto, di ascolto della Parola e di preghiera, deve rimanere assolutamente estranea e al di sopra della contesa politica e partitica, in rispetto dei luoghi sacri”.
L’intervento di Iodice, a dire la verità, si è svolto al termine della celebrazione. Ma tant'è, ha provocato lo stesso molte polemiche anche perché, dal pulpito, aveva dichiarato:
Insomma: davvero vota Iodice / Fico un po' come la Madonna / Gesù Cristo.
La Curia, comunque, ha richiamato “tutti gli attori politici a un doveroso rispetto istituzionale ed etico”, chiedendo di “evitare di contaminare gli spazi di culto con la dialettica partitica“, poiché “l’autonomia della Chiesa e la libertà di culto dei cittadini devono essere tutelate da ogni strategia di campagna elettorale”.
ha fatto presente il vescovo.
E padre Ugo Presazzi? Per la Curia, "non intendeva in alcun modo prestarsi a strumentalizzare l’azione liturgica che presiedeva e il luogo sacro”.
Come dire: i panni sporchi si lavano in casa. Ma forse don Ugo sa che le prediche e i miracoli di Roberto Fico si irradiano dalla sua barca miracolosamente ormaggiata nel porto militare di Nisida: è da lì che l'ex presidente della Camera predica, moltiplicando pani, pesci e voti.
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