18 Nov, 2025 - 15:20

In Campania, la candidata riformista fa la predica pro Fico in Chiesa al posto del prete

In Campania, la candidata riformista fa la predica pro Fico in Chiesa al posto del prete

Oltre che il Signore sia con voi, anche Roberto Fico. Perché no? In fondo, in Campania, domenica e lunedì prossimi, si vota per le regionali e la candidata Maria Luigia Iodice ha pensato bene di sostituirsi al prete e di benedire i fedeli dicendo che il candidato del Campo largo farà restaurare anche il campanile.

Il tutto è accaduto presso la parrocchia di San Simeone Profeta, a Marcianise, in provincia di Caserta. Sta di fatto che la Curia non l'ha fatta passare liscia.

Elezioni Campania, la candidata riformista che predica per Fico dal pulpito

E insomma: invece che Gesù Cristo, Roberto Fico. Del resto, è quest'ultimo che si candida alle regionali in Campania, non il primo. E un voto in più, la candidata Maria Luigia Iodice ha pensato che ben valesse una messa.

Peccato, per lei che è andata a predicare sul pulpito al posto del parroco don Ugo Presazzi, che la Curia se ne sia accorta e abbia tuonato contro il peccato e i peccatori.  

Maria Luigia Iodice ha illustrato ai fedeli i fondi regionali destinati al restauro dell’edificio sacro.

Come dire: i mercanti del tempio sono risorti.

Ma non poteva farla franca. Secondo quanto riportato dall’Ansa, la Curia, guidata dal vescovo Pietro Lagnese, ha stigmatizzato con fermezza l’episodio, definendolo "inaccettabile" e contrario alla natura stessa del luogo di culto. 

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“Utilizzare il sacro tempo della liturgia e il luogo sacro stesso per un’azione di propaganda politica è un gesto che non solo manca di rispetto verso la sensibilità dei presenti, ma viola anche la sacralità dell’ambiente e l’autonomia della sfera religiosa. Tali pratiche sono inaccettabili e vanno stigmatizzate senza esitazione, perché rappresentano un grave sconfinamento e una strumentalizzazione inopportuna”

Amen.

Il comizio in Chiesa

Insomma: la Curia ha espresso “rammarico e disappunto” per l’accaduto sottolineando che “la Chiesa, in quanto luogo di culto, di ascolto della Parola e di preghiera, deve rimanere assolutamente estranea e al di sopra della contesa politica e partitica, in rispetto dei luoghi sacri”.

L’intervento di Iodice, a dire la verità, si è svolto al termine della celebrazione. Ma tant'è, ha provocato lo stesso molte polemiche anche perché, dal pulpito, aveva dichiarato: 

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“Avrei voluto fare di più, per questo vi dico di dare voce a chi può dare altra voce a chi ha bisogno”

Insomma: davvero vota Iodice / Fico un po' come la Madonna / Gesù Cristo.

La risposta della Curia

La Curia, comunque, ha richiamato “tutti gli attori politici a un doveroso rispetto istituzionale ed etico”, chiedendo di “evitare di contaminare gli spazi di culto con la dialettica partitica“, poiché “l’autonomia della Chiesa e la libertà di culto dei cittadini devono essere tutelate da ogni strategia di campagna elettorale”.

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La politica agisca con il massimo senso di responsabilità e decoro, mantenendo i suoi dibattiti e le sue iniziative negli spazi e nei momenti appropriati, al di fuori di contesti religiosi e di celebrazione della fede

ha fatto presente il vescovo.

E padre Ugo Presazzi? Per la Curia, "non intendeva in alcun modo prestarsi a strumentalizzare l’azione liturgica che presiedeva e il luogo sacro”.

Come dire: i panni sporchi si lavano in casa. Ma forse don Ugo sa che le prediche e i miracoli di Roberto Fico si irradiano dalla sua barca miracolosamente ormaggiata nel porto militare di Nisida: è da lì che l'ex presidente della Camera predica, moltiplicando pani, pesci e voti.

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