18 Nov, 2025 - 17:50

Meloni piazza un altro colpo, PD in retromarcia... Schlein perde ancora terreno

Meloni piazza un altro colpo, PD in retromarcia... Schlein perde ancora terreno

Il nuovo sondaggio SWG per il TgLa7 di Enrico Mentana evidenzia conferme e alcune leggere variazioni nel terreno politico italiano, in vista di un possibile voto. Fratelli d’Italia si conferma saldamente in testa, ormai distanziando nettamente gli altri partiti. 

Il Partito Democratico perde qualche punto e scivola ulteriormente, mentre il Movimento 5 Stelle rimane stabile nella sua terza posizione. 

Il quadro generale mostra una destra che mantiene solidità e un centrosinistra che fatica a riconquistare terreno, mentre i partiti minori mostrano qualche segnale di vivacità alternata a stagnazione. 

Ecco cosa è emerso dall’ultimo sondaggio Swg sulle intenzioni di voto degli italiani.

Meloni conferma la leadership mentre Lega e Forza Italia rallentano

Il centrodestra conserva saldamente il suo primato, con Fratelli d’Italia che sale leggermente e raggiunge il 31,4% delle intenzioni di voto (+0,1). 

Questo dato conferma la leadership incontrastata del partito guidato da Giorgia Meloni, che continua ad accumulare consensi e a distanziare in modo netto gli sfidanti diretti. 

La stabilità di Fratelli d’Italia rappresenta un segnale di consenso consolidato, anche in un contesto politico in cui le sfide interne ed esterne restano numerose.

Tuttavia, il centrodestra nel suo complesso mostra alcune difficoltà a mantenere la stessa coesione nei partiti alleati. Forza Italia, infatti, perde uno 0,1% ed è attualmente all’8%. Anche la Lega fa un leggero passo indietro, scendendo al 7,8% (-0,2). 

Queste perdite, pur limitate, indicano una lieve flessione per le due forze storicamente più radicate nel centrodestra, probabilmente dovuta a fattori interni o a una redistribuzione del consenso verso Fratelli d’Italia o verso altre formazioni minori.

In crescita però c’è “Noi Moderati”, che raggiunge l’1,3% (+0,2), segnale di un piccolo ma interessante movimento verso scelte più moderate all’interno del centrodestra, forse in cerca di un’identità più definita o di nuove alleanze elettorali.

PD in calo e M5S fermo: centrosinistra ancora senza slancio

Sul fronte del centrosinistra, la situazione appare più complessa. Il Partito Democratico, che resta la principale forza di questo schieramento, incassa una lieve flessione, scendendo al 22% (-0,2). 

Questo calo testimonia le difficoltà del PD a convincere e mantenere saldi i propri elettori in un contesto politico frammentato e con pressioni da forze emergenti.

Un dato preoccupante per la leadership di Elly Schlein, che dovrà lavorare per invertire la tendenza qualora il quadro elettorale dovesse concretizzarsi.

Il Movimento 5 Stelle si mantiene stabile al 12,8%, dimostrando una certa solidità ma anche una limitata capacità di espansione rispetto a periodi precedenti. La terza posizione rimane ferma, ma senza segnali di crescita.

Da registrare, invece, la crescita dei Verdi e della Sinistra, che salgono al 6,9% (+0,2). Questo incremento, seppur modesto, indica un possibile aumento di interesse verso forze più a sinistra rispetto al PD, probabilmente legato a temi ambientali e sociali che trovano nuova rilevanza nel dibattito pubblico.

Per quanto riguarda gli altri partiti, Azione avanza al 3,2% (+0,2), mentre Italia Viva resta stabile al 2,5%, così come +Europa su un più modesto 1,5%. Questi numeri indicano una certa frammentazione con poche spinte significative verso coalizioni più ampie o innovative.

Il quadro politico che emerge dal sondaggio SWG

Il quadro disegnato dal sondaggio SWG conferma un’Italia politicamente polarizzata ma con pochi scossoni significativi rispetto alle rilevazioni precedenti.

Fratelli d’Italia si attesta sempre più come il primo partito, consolidando uno zoccolo duro di consenso che lascia agli altri schieramenti la sfida di riorganizzarsi.

Per il centrodestra, la stabilità di Giorgia Meloni si accompagna a una leggera riduzione del peso degli alleati tradizionali come Forza Italia e la Lega, che potrebbero dover riconsiderare ruoli e strategie per mantenere l’unità di coalizione.

La crescita di liste moderate potrebbe essere un segnale di dibattito interno sul futuro assetto del centrodestra.

Sul centrosinistra, invece, il Pd mostra segni di stanchezza e il Movimento 5 Stelle fatica a trovare slancio, suggerendo la necessità di una riflessione profonda su strategie, alleanze e messaggi.

 

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