20 Nov, 2025 - 14:20

Il doppio gioco di Trump in Venezuela: il sì alle operazioni della CIA e l'apertura al dialogo con Maduro

Il doppio gioco di Trump in Venezuela: il sì alle operazioni della CIA e l'apertura al dialogo con Maduro

Tra operazioni militari, accuse di interferenze e negoziati riservati, la crisi tra Stati Uniti e Venezuela entra in una fase decisiva che potrebbe trasformarsi sia in una nuova escalation sia in un’opportunità di dialogo.

Usa-Venezuela, escalation militare nei Caraibi

Nell’agosto 2025, il presidente americano Donald Trump ha dato il via libera al dispiegamento delle navi militari al largo delle coste del Venezuela. La presenza delle navi e del personale militare nei Caraibi è aumentata drasticamente negli ultimi mesi.

L’amministrazione statunitense ha giustificato la mossa con la lotta al traffico di droga.

Dai primi giorni del mese di settembre, le forze americane hanno effettuato oltre 20 attacchi contro imbarcazioni ritenute coinvolte nel narcotraffico. Durante i raid hanno perso la vita decine di persone. Tuttavia, al momento non sono state ufficialmente diffuse prove a sostegno delle affermazioni.

Le tensioni sono salite ulteriormente quando la più grande portaerei americana, la USS Gerald Ford, è arrivata nei Caraibi.

Il rafforzamento militare ha aumentato i sospetti di una possibile campagna di pressione su Caracas. Diversi esponenti del governo del presidente venezuelano, Nicolas Maduro, hanno accusato Washington di cercare un cambio di regime nel paese.

Operazioni segrete e strategia statunitense

Secondo quanto riportato dal New York Times, il presidente americano ha approvato ulteriori misure.
Il rapporto riferisce, citando diverse persone informate sulla questione, che Trump ha approvato i piani e ha autorizzato la CIA a preparare operazioni segrete all'interno del Venezuela, nell'ambito di una campagna di pressione più ampia contro Caracas.

Non è chiaro, però, quali potrebbero essere tali operazioni né le loro tempistiche. Tuttavia, viene riportato che Trump non ha ancora autorizzato la presenza di forze di combattimento sul territorio venezuelano.

Ma quindi Trump ha deciso una linea d’azione da seguire in Venezuela? Anche se viene delineata una doppia strategia che include operazioni segrete e aperture diplomatiche, il presidente americano non avrebbe preso una decisione finale, oltre a quanto annunciato riguardo alla lotta al traffico di droga.

Nuovi negoziati e possibili spiragli diplomatici

Parallelamente, il giornale riporta che è stato avviato un nuovo ciclo di negoziati segreti con Maduro. Durante questi colloqui informali, il presidente venezuelano avrebbe manifestato la volontà di concedere alle compagnie americane l’accesso alle risorse petrolifere del paese.

Nel rapporto si legge anche che i funzionari venezuelani hanno riferito agli americani che Maduro potrebbe essere disposto a dimettersi dopo un periodo di transizione di due o tre anni.

Negli ultimi mesi, Maduro aveva inviato una lettera chiedendo di avviare un dialogo con Washington, che inizialmente non aveva ricevuto una risposta positiva. Recentemente Trump aveva però manifestato un’apertura pubblica, affermando: 

virgolette
Potremmo avere delle discussioni con Maduro e vedremo come andrà a finire.

Le rivelazioni del New York Times indicano che una soluzione diplomatica alla recente escalation è ancora possibile. Resta però l'incognita sull’esito dei colloqui e sugli obiettivi finali di Trump.

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