La guerra moderna sta cambiando pelle e uno dei protagonisti assoluti di questa trasformazione è il drone. Il conflitto tra Russia e Ucraina è un esempio lampante di come i sistemi senza equipaggio stiano ridefinendo tattiche e strategie militari.
La Russia ha recentemente costituito una nuova branca delle sue forze armate dedicata proprio alla conduzione e alla gestione dei droni, un passo che riflette le crescenti esigenze di adattamento ai conflitti tecnologici.
La Russia ha ufficialmente istituito la Unmanned Systems Forces (USF), una nuova unità militare incaricata di supervisionare tutte le attività relative ai sistemi senza equipaggio, inclusi droni aerei, terrestri e di superficie.
Il vicecomandante della nuova branca delle forze armate, Sergei Ishtuganov, in un’intervista al quotidiano Komsomolskaya Pravda, ha affermato che questa unità ha già strutturato reggimenti e battaglioni dedicati che operano in stretta coordinazione con le altre forze sul campo.
La nuova branca non si limita alla sola operatività, ma si occupa anche dei test in combattimento e della collaborazione con gli industriali per la produzione e l’ottimizzazione tecnologica.
L’esperienza dell’Ucraina con i droni fornisce un modello innovativo e al contempo una minaccia concreta per le forze russe.
Nel 2024, l’Ucraina ha creato a sua volta un’USF, una branca simile addirittura con lo stesso nome, progettata per affrontare le sfide poste durante il conflitto iniziato nel febbraio 2022.
Oleksandr Syrskyi, comandante in capo delle Forze Armate ucraine, ha affermato su Telegram:
Ho ascoltato un significativo rapporto di intelligence sullo sviluppo delle forze nemiche senza pilota. Gli occupanti stanno seguendo la nostra esperienza, in particolare nella creazione di reggimenti di sistemi senza pilota e droni intercettori, e stanno investendo risorse significative in questo ambito. Dobbiamo migliorare costantemente per mantenere un vantaggio tecnologico.
La risposta ucraina è focalizzata sull’aumento continuo delle capacità, dal reclutamento del personale all’implementazione di infrastrutture idonee all’operatività dei droni.
La creazione della Unmanned Systems Forces da parte della Russia e l’esperienza ucraina mostrano come la guerra sui droni sia diventata un nuovo spartiacque della guerra contemporanea. Questa battaglia tecnologica incide non solo sulle capacità operative, ma anche sulle strategie future degli eserciti, con i droni che rappresentano oggi un vero e proprio moltiplicatore di forza cruciale nel conflitto tra Russia e Ucraina.
L’Ucraina continua ad alimentare le proprie capacità investendo in ricerca e sviluppo.
Kiev mira inoltre a espandere la propria industria della difesa sui mercati internazionali. Nel mese di novembre, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha annunciato che il paese aprirà due uffici a Berlino e Copenaghen entro la fine del 2025. Questa iniziativa agevolerà la cooperazione tra l’Ucraina e i paesi dell’Unione europea e allo stesso tempo favorirà l’esportazione di armamenti ucraini. Il governo di Zelensky punta anche ad aumentare la vendita di droni negli Stati Uniti.
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