20 Nov, 2025 - 18:10

Taglio del canone Rai: la mossa della Lega spiazza Forza Italia e riapre il fronte interno

Taglio del canone Rai: la mossa della Lega spiazza Forza Italia e riapre il fronte interno

La Lega ci riprova anche quest'anno a infilare in manovra il taglio del canone RAI. La misura è contenuta in un emendamento a prima firma del senatore Bergesio, e risulta tra quelli segnalati dal partito di Matteo Salvini. 

Il taglio ammonterebbe a circa 20 euro, facendo passare l'imposta da 90 a 70 euro annui.

La proposta, come già accaduto in passato, non ha mancato di suscitare reazioni contrarie soprattutto da parte degli alleati di Forza Italia che non hanno mai visto di con favore del canone sul servizio pubblico. 

Inutile dire che l'iniziativa della Lega e le critiche di Forza Italia hanno aperto un nuovo fronte di scontro all'interno della maggioranza di governo. È già da diversi mesi che i due alleati sembrano non riuscire a convergere quasi su nessun argomento. 

Cosa prevede la proposta della Lega che non piace a Forza Italia?

La proposta della Lega, che ricalca quelle analoghe già presentate nelle passate leggi di bilancio, ma mai passate consiste in una diminuzione del canone RAI. La tassa che tutti i mesi gli italiani pagano per finanziare il servizio pubblico televisivo. 

A oggi il canone annuo ammonta a 90 euro totali, distribuiti in dieci mensilità caricate sulle bollette dell'energia elettrica da gennaio a ottobre. 

L'emendamento alla Legge di Bilancio 2026 proposto dalla Lega prevede che venga diminuito a 70 euro, con un risparmio annuo di 20 euro a famiglia.

Non un grande risparmio, ma la misura ha assunto negli anni un valore simbolico per il Carroccio, ma in generale per la politica italiana dove non mancano mai le polemiche tra favorevoli e contrari. 

La riduzione è già stata applicata nel 2024, salvo poi essere sospesa per il 2025. La proposta firmata dal senatore leghista Bergesio punta a ripristinare il taglio per il 2026.

Berghesio (Lega): “Una volta FI era a favore del taglio delle tasse”

L'iniziativa sta suscitando diverse polemiche, anche perché la Lega ha deciso di segnalare l'emendamento del senatore Giorgio Maria Bergesio.

Gli emendamenti segnalati sono quegli emendamenti che verranno discussi in Commissione Bilancio e che se approvati diventeranno parte integrante della Manovra di Bilancio. 

Il taglio del canone RAI, tuttavia, ha aperto l'ennesimo scontro in seno al centrodestra tra i partiti dei due vicepremier, Matteo Salvini e Antonio Tajani. 

Forza Italia, infatti, ha espresso subito la sua contrarietà alla proposta suscitando la reazione del firmatario.

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“Spiace l’avversione al nostro emendamento sul canone RAI. Si tratta di una proposta di buonsenso a tutela degli utenti.

Dice in una nota il senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio, primo firmatario dell’emendamento. 

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Una volta FI era a favore del taglio delle tasse per i cittadini”. 

Rosso (FI): “Vogliamo tagli di tasse veri, non apparenti”

La replica degli azzurri non si è fatta attendere ed è stata altrettanto tagliente.
Ci ha pensato il senatore Roberto Rosso, capogruppo di Forza Italia in Vigilanza RAI, a rispondere a Bergesio.

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“Bergesio è un amico che sicuramente ricorderà che quando è stato ridotto il canone, qualche anno fa, poi la cifra corrispondente è stata versata dal Ministero dell'economia alla Rai, prendendola dalle tasche dei cittadini.”

Ha detto il senatore di FI che poi ha chiarito:

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“Noi vogliamo i tagli di tasse veri, non quelli apparenti. Da un lato taglio e poi risarcisco. Pertanto siamo d'accordo con Bergesio: le tasse vanno tagliate, ma nel caso del canone partite di giro non servirebbero a nulla”.

 

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