La consegna del Premio Nobel per la Pace 2025 a María Corina Machado ha acceso i riflettori sulla difficile situazione politica e sociale del Venezuela. Mentre la cerimonia di premiazione si terrà il 10 dicembre 2025 a Oslo, l'incertezza sul suo ritorno nel suo paese lascia aperti molti interrogativi.
Maria Corina Machado riceverà il Premio Nobel per la Pace a Oslo il 10 dicembre. Tuttavia, se dovesse presentarsi in pubblico per ritirare l’onorificenza in Norvegia, verrebbe considerata una “latitante”.
"Essendo fuori dal Venezuela e sottoposta a numerose indagini penali, è considerata una latitante", ha dichiarato il procuratore generale del Venezuela, Tarek William Saab, all’AFP.
La leader dell’opposizione è accusata di "atti di cospirazione, incitamento all'odio e terrorismo". Saab ha aggiunto che Machado è indagata anche per il suo sostegno al dispiegamento militare statunitense nei Caraibi, ipotizzato come atto contro il regime.
Leader dell’opposizione, Machado rappresenta la resistenza contro il regime di Nicolas Maduro.
Attualmente, è nascosta dopo aver denunciato persecuzioni.
Gli Stati Uniti hanno mobilitato la più grande portaerei del mondo insieme ad altre unità militari per operazioni di lotta al traffico di droga nel Mar dei Caraibi, un'azione che il presidente venezuelano definisce un tentativo di cambio di regime.
Gli attacchi contro presunte imbarcazioni di traffico di droga hanno causato oltre 80 morti.
Il presidente americano, Donald Trump, ha inoltre autorizzato operazioni clandestine della CIA in Venezuela.
Machado ha appoggiato queste iniziative, definendo l’intensificazione della pressione militare una “misura necessaria” per il “ripristino della sovranità popolare in Venezuela”.
Negli ultimi giorni, Maria Corina Machado ha lanciato un appello per liberare il Venezuela dalla "dittatura criminale" e iniziare una "ricostruzione morale".
La leader dell’opposizione venezuelana punta a creare un'economia libera e competitiva che renda il suo paese un pilastro della sicurezza democratica ed energetica. Ha promesso, infatti, un Venezuela libero e un paese dove i giovani vorranno restare e prosperare:
Machado ha denunciato la frode nelle elezioni presidenziali del luglio 2024. I risultati di questa tornata elettorale non è riconosciuta dagli Stati Uniti e da diverse nazioni occidentali.
Nell'ottobre 2025, è stato assegnato a Machado il Premio Nobel per "il suo instancabile lavoro nella promozione dei diritti democratici del popolo venezuelano e per la sua lotta per raggiungere una transizione giusta e pacifica dalla dittatura alla democrazia". Machado viene considerata una "figura chiave e unificante in un'opposizione politica che un tempo era profondamente divisa" e "una coraggiosa e impegnata paladina della pace".
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