La 12ª giornata di Serie A non sarà solo una sfida sul campo, ma anche un messaggio forte e condiviso. In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre), il massimo campionato italiano torna a farsi portavoce di un tema sociale fondamentale.
Il progetto non si limita alla tradizionale campagna “Un Rosso alla Violenza”: quest’anno arriva un gesto ancora più simbolico, destinato a colpire tifosi e telespettatori.
Tra sabato 22 e lunedì 24 novembre, tutti i giocatori della Serie A entreranno in campo con il celebre segno rosso sul viso, simbolo della lotta contro la violenza di genere. Un’iniziativa ormai riconoscibile che, ancora una volta, trasformerà lo sport in un megafono sociale.
Accanto alla campagna principale, alcuni club hanno scelto di fare un passo in più. Durante la 12ª giornata, saranno indossate maglie speciali dove, al posto del cognome dei calciatori, comparirà il nome della madre o della figlia.
Un gesto dal significato potente: riportare sul petto le donne più importanti della vita per ricordare che ogni vittima ha un volto, una storia, una famiglia.
Non tutta la Serie A parteciperà alla seconda campagna, ma cinque società hanno deciso di aderire con convinzione, unendosi per lanciare un messaggio comune e inequivocabile.
Le squadre coinvolte saranno Cremonese, Lecce, Lazio, Parma e Udinese.
I tifosi potranno vedere dal vivo (o in diretta TV) le maglie personalizzate, che in molti casi verranno poi messe all’asta con finalità benefiche.
Non è la prima volta che la Serie A scende al fianco delle donne, ma la potenza simbolica di un cognome sostituito da un nome familiare promette di rendere questa edizione una delle più emozionanti di sempre.
Lo sport non risolve tutto, ma può fare rumore. E in questo weekend il calcio italiano urlerà forte: contro la violenza non si può restare in silenzio.
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