21 Nov, 2025 - 20:30

Che vergogna a Bologna! Pro Pal antisemiti scatenati, scontri per far saltare Virtus - Maccabi Tel Aviv

Che vergogna a Bologna! Pro Pal antisemiti scatenati, scontri per far saltare Virtus - Maccabi Tel Aviv

leri, a Milano, si è giocata la partita di basket Olimpia Milano - Hapoel Tel Aviv: non se ne è accorto nessuno. 

Questa sera, a Bologna, invece, la partita Virtus Bologna - Maccabi Tel Aviv è un problema di ordine pubblico.

Per dirla con il rappresentante di Europa Radicale Marco Taradash, "il Comune e la Regione, insieme alla jihad Pro Pal, hanno trasformato la partita in una rischiosa ritorsione contro Israele, colpevole di non aver subito senza reagire l'eccidio compiuto da Hamas. Il sindaco Matteo Lepore ha fatto l'opposto di Beppe Sala"

Risultato: questa è una serata di scontri. Bologna è nelle mani dei violenti.

Si sono verificati già vari scontri. Migliaia di manifestanti hanno preso parte a cortei e presidi puntando a bloccare quella che definiscono "la partita della vergogna" a causa della presenza della squadra israeliana.

L'area attorno al palazzetto PalaDozza è stata blindata con un massiccio dispositivo di sicurezza per prevenire ulteriori disordini.​

Ma tant'è: per Bologna è la sera della vergogna.

I motivi degli scontri di Bologna

Gli scontri e la protesta a Bologna sono stati motivati principalmente dalla solidarietà pro-Palestina e dall'opposizione alla presenza in città della squadra israeliana del Maccabi Tel Aviv, simbolo per molti manifestanti del conflitto israelo-palestinese.

Il movimento Pro Pal, insieme a sindacati di base, collettivi e associazioni, ha definito la partita un "evento vergognoso" e ha promosso lo slogan

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Show Israel the red card: blocchiamo tutto!

La protesta, che ha mobilitato dai 5.000 ai 10.000 manifestanti, mirava a impedire lo svolgimento della partita e a porre l'accento sulla questione del genocidio e delle violenze a Gaza, sostenendo la causa palestinese e chiedendo il boicottaggio alle manifestazioni in cui è presente Israele.​

Le divergenze tra il sindaco Lepore e il ministro Piantedosi

La situazione, già prima di stasera, ha generato un intenso scontro politico tra il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, e il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi.

Da un lato, il ministro Piantedosi ha confermato con fermezza che la partita si sarebbe svolta come previsto, sottolineando che non saranno lasciati prevalere "i facinorosi" e che si sarebbe potuto arrivare anche a un massiccio schieramento di forze dell'ordine per garantire l'ordine pubblico, auspicando di non dover mettere in campo un "esercito".

Dall'altro lato, il sindaco Lepore ha espresso preoccupazione per i rischi di violenze e scontri nel centro cittadino, ribadendo la necessità di gestire la protesta senza violenza e auspicando che a pagarne il prezzo non siano i cittadini.

Lepore ha inoltre sottolineato l'importanza di una gestione equilibrata, cercando di contenere la protesta ma senza recidere i legami con i movimenti pro-Palestina che sono forti nel capoluogo emiliano.

E insomma: Bologna vive una serata davvero buia.

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