22 Nov, 2025 - 12:25

La promozione di Moody's del rating dell'Italia cosa comporta ai comuni mortali?

La promozione di Moody's del rating dell'Italia cosa comporta ai comuni mortali?

Con una decisione storica, Moody's ha promosso il rating sovrano dell'Italia, elevandolo da Baa3 a Baa2: si tratta della prima promozione in 23 anni.

L'agenzia internazionale ha riconosciuto i progressi politici, economici e finanziari che hanno contribuito a consolidare la stabilità e la credibilità del nostro Paese sul mercato mondiale del credito.

Questo upgrade rappresenta un riconoscimento significativo dopo un lungo periodo di incertezza e rispecchia una ritrovata fiducia nella solidità delle finanze pubbliche italiane.

La decisione di Moody's, cosa comporta ai comuni mortali

Ieri, Moody's ha ufficializzato il rating dell'Italia da Baa3 a Baa2, posizionando il Paese a un livello più alto nella fascia dell'investment grade.

L'outlook è stato aggiornato da positivo a stabile, segnalando la convinzione dell'agenzia in una tenuta duratura delle politiche economiche e della stabilità politica.

Tra le principali motivazioni, Moody's ha sottolineato la stabilità politica raggiunta, l'efficace azione di governo e i miglioramenti nei conti pubblici, in particolare la gestione oculata del debito e l'adeguato equilibrio fiscale raggiunto con un deficit previsto al 3% del Pil per il 2025, rispettando così i parametri europei con un anno di anticipo.

Inoltre, Moody's ha apprezzato la capacità dell'Italia di sostenere investimenti rilevanti, soprattutto grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che ha favorito una crescita economica più solida e strutturata.

Cosa potrà significare nel concreto il nuovo rating dell'Italia

Ma questa promozione come impatterà sulle tasche e nella vita dei semplici cittadini?

L'upgrade di Moody's potrebbe avere conseguenze importanti sul piano economico e finanziario.

Innanzitutto, un rating migliore contribuisce a ridurre i costi di finanziamento per lo Stato italiano, rendendo più convenienti le emissioni di titoli di debito pubblico.

Ciò si traduce in un minore interesse degli interessi sul debito, liberando risorse per ulteriori investimenti e politiche di crescita.

Inoltre, questo miglioramento del rating è un segnale positivo per gli investitori internazionali, che potranno vedere l'Italia come un Paese più affidabile e stabile, aumentando l'attrattività degli asset italiani sui mercati globali.

Chi se ne avvantaggia dal punto di vista politico

Dal punto di vista politico, la promozione rafforza la credibilità del governo in carica e conferma l'efficacia delle riforme economiche e fiscali intraprese negli ultimi anni.

Moody's ha evidenziato come la riduzione del debito pubblico, attesa a partire dal 2027, possa ulteriormente consolidare la posizione finanziaria dell'Italia, a patto che la crescita rimanga robusta e sostenibile nel tempo.

E quindi: la promozione del rating da parte di Moody's segna un ritorno di fiducia nei confronti dell'Italia. Rappresenta non solo un successo tecnico-finanziario, ma anche un elemento di prestigio internazionale che può favorire lo sviluppo economico e la stabilità futura del Paese.

Le reazioni politiche

Il primo a commentare positivamente la promozione di Moody's dei nostri conti pubblici, naturalmente, è stato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti:

virgolette
Siamo soddisfatti della promozione di Moodys, si tratta di un’ulteriore conferma della ritrovata fiducia in questo governo e dunque nell’Italia

Per Forza Italia ha parlato, tra gli altri, il senatore Pierantonio Zanettin. La sua è una voce particolarmente significativa in quanto è presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario, finanziario ed assicurativo:

virgolette
“Per la prima volta da 23 anni, Moody’s migliora il rating del debito pubblico italiano. Come conseguenza di questa decisione, calerà il costo per interessi del nostro debito pubblico. È la conferma di quanto l’Italia abbia recuperato credibilità sui mercati. Gli analisti internazionali riconoscono che il nostro governo ha tenuto la spesa pubblica sotto controllo e agito con coerenza per raggiungere gli obiettivi di crescita e sviluppo. Un quadro positivo a cui si aggiunge, come ulteriore elemento di stabilità, un sistema bancario e finanziario che risulta tra i più solidi dell’Eurozona”
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