Don Dante Carraro, presidente della ong Medici con l’Africa Cuamm, è stato protagonista oggi di un momento particolarmente significativo durante l’Annual Meeting 2025 della sua organizzazione a Padova.
In occasione del 75° anniversario di Cuamm, il Capo dello Stato Sergio Mattarella è stato accolto con una calorosa standing ovation e ha ricevuto un abbraccio affettuoso proprio da don Dante, simbolo di un forte legame tra il mondo della solidarietà e le istituzioni italiane.
Ma, in questo momento è inevitabile pensarlo, simbolo anche della vicinanza che l'associazione dei medici ha voluto esprimere al Presidente dopo le recenti polemiche innescate, sebbene in maniera non volontaria, dal suo consigliere Francesco Saverio Garofani e gli attacchi (questi, invece, del tutto deliberati) che il Colle ha dovuto subire da parte Russia.
Don Dante Carraro è un medico e sacerdote che guida Cuamm dal 2008, portando avanti con passione e determinazione l’impegno dell’ong nella cooperazione sanitaria in Africa.
Sotto la sua presidenza, Cuamm ha consolidato i suoi progetti, compresa l’apertura di una nuova scuola per ostetriche e infermiere a Bossangoa, nella Repubblica Centrafricana, segno tangibile della crescita e della continuità dell’impegno sul campo.
L’abbraccio con il presidente Mattarella durante l’evento di oggi non è un gesto casuale, ma un’espressione di profondo rispetto e condivisione di valori.
Don Dante ha accolto il Presidente nel segno di una comune missione: costruire un futuro di solidarietà, giustizia e pace, partendo dall’impegno sanitario verso l’Africa, una terra con cui l’Italia ha un legame sempre più strategico e umano.
Ma perché l'abbraccio tra don Carraro e Mattarella sta avendo una grande risonanza mediatica?
In primis, perché ha segnato la prima uscita pubblica del Presidente della Repubblica dopo recenti tensioni tra il Quirinale e il governo.
La standing ovation ricevuta all’ingresso nella sala dell’Annual Meeting, così come l’abbraccio con don Dante e gli applausi finali, sono stati percepiti come un segnale forte di sostegno e riconoscimento al Capo dello Stato.
Nel suo intervento, Mattarella ha sottolineato l’importanza della solidarietà internazionale e del ruolo pionieristico di Cuamm nella cooperazione sanitaria, richiamando l’esempio di don Luigi Mazzucato, fondatore della ong, e la necessità di costruire pace e fiducia in un mondo segnato da guerre e disuguaglianze.
Il messaggio che ha lanciato è stato questo:
Si tratta di un invito rivolto a tutti, nel solco del lavoro portato avanti da Cuamm, che è stato un apripista nel mondo della cooperazione internazionale italiana nel settore sanitario.
Questo mix di emozione e forte contenuto istituzionale ha reso il momento di oggi un evento simbolico, a testimonianza di come il lavoro nelle periferie del mondo possa parlare al cuore anche delle massime cariche dello Stato consolidando un rapporto di stima e collaborazione che guarda al futuro con speranza e impegno condiviso.
Repubblica, intanto, ha regolato i conti così:
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