24 Nov, 2025 - 11:20

Venerdì 28 novembre, l'Italia si blocca: ancora scintille sugli "scioperi del weekend lungo"

Venerdì 28 novembre, l'Italia si blocca: ancora scintille sugli "scioperi del weekend lungo"

Venerdì 28 novembre 2025 l’Italia si fermerà per lo sciopero generale contro la Manovra di Bilancio 2026 proclamato dalle principali sigle sindacali di base: USB, CUB, COBAS e USI-CIT.

L’astensione dal lavoro sarà di 24 ore e coinvolgerà tutto il territorio nazionale. Interessati il settore trasporti, scuola e sanità del comparto pubblico e privato. Previsti disagi per viaggiatori e lavoratori. 

L’agitazione di venerdì è solo la prima di una lunga lista di scioperi che faranno salire ulteriormente la temperatura tra governo e sindacati in quest’ultimo scorcio di autunno 2025. Il giorno successivo, sabato 29 novembre è prevista la mobilitazione della Uil.

Attesa e polemiche per lo sciopero generale proclamato dalla Cgil per venerdì 12 dicembre, mentre il giorno successivo incroceranno le braccia i lavoratori della Cisl.

Sciopero generale 28 novembre: orari e modalità della protesta

Lo sciopero di venerdì 28 novembre durerà 24 ore. Nello specifico, inizierà alle ore 21:00 di giovedì 27 novembre e si concluderà alle 21:00 del 28 novembre 2025. Nei fatti però la mobilitazione coinvolgerà tutta la giornata di venerdì, con adesioni diversificate a seconda delle categorie e dei servizi.

 Lo stop riguarderà scuole, sanità, pubblica amministrazione, trasporti, oltre a molti comparti privati, causando un blocco significativo in molte aree urbane e industrie. 

Le organizzazioni sindacali promotrici hanno comunicato che saranno garantite solo le fasce essenziali e i servizi minimi previsti per legge, ma la maggior parte delle attività sarà sospesa.

La 24 ore di astensione dal lavoro sarà contro la manovra di bilancio 2026 varata dal governo. I sindacati contestano in particolare l'incremento delle spese militari ritenute eccessive e a scapito dei settori essenziali quali sanità, scuola e trasporti, oltre alla mancanza di misure efficaci contro il precariato e per l'aumento dei salari reali degli italiani.

Al centro delle richieste anche la revisione delle pensioni con il recupero del potere d'acquisto perso negli ultimi venti anni e l'istituzione di un salario minimo orario di almeno 12 euro. 

Trasporti, 24 ore di passione per i viaggiatori: quali treni garantiti

Uno degli ambiti più critici sarà senza dubbio quello dei trasporti, con pesanti disagi per milioni di pendolari e viaggiatori.

Lo sciopero coinvolgerà il personale delle principali aziende ferroviarie italiane, come Trenitalia, Trenord e Italo, con un fermo delle attività dalle 21:00 del 27 novembre fino alle 21:00 del 28. 

Durante questo arco temporale sono possibili cancellazioni, ritardi e modifiche di percorso su quasi tutta la rete ferroviaria nazionale, con particolare impatto sulle linee regionali. Tuttavia, saranno garantiti alcuni treni nelle fasce orarie previste per legge.

Per esempio, nelle ore di punta del mattino e della serata saranno assicurati i cosiddetti treni garantiti, che serviranno a garantire i collegamenti minimi essenziali per le esigenze di mobilità.

I viaggiatori sono invitati a consultare in tempo reale i siti e le app ufficiali delle compagnie ferroviarie per aggiornamenti sulle corse garantite o sulle eventuali modifiche, riducendo così i disagi. Anche il trasporto pubblico locale e gli aeroporti saranno interessati da sospensioni o servizi ridotti.

Governo vs sindacati: lo scontro politico sulla scelta del venerdì

La protesta del 28 novembre si inserisce in un clima politico particolarmente teso, segnato da un duro confronto tra governo, sindacati e opposizioni.

Alla proclamazione dello sciopero da parte delle sigle sindacali, l’esecutivo aveva replicato con toni sarcastici: in più occasioni la premier ha ironizzato sulla scelta del giorno — il venerdì — suscitando la reazione indignata dei sindacati e di diversi gruppi parlamentari d’opposizione.

Nelle ultime ore l’USB ha risposto alle accuse di voler “allungare il fine settimana” scioperando sempre di venerdì, ribattendo:

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Nel giorno in cui i parlamentari non lavorano, come tutti i venerdì dell’anno, le lavoratrici e i lavoratori in sciopero votano e approvano la finanziaria del popolo.

Per la mattinata di venerdì, dalle ore 11, è inoltre prevista una manifestazione in piazza Montecitorio, davanti al Parlamento, durante la quale verrà presentata la cosiddetta “finanziaria del popolo”.

Sul fronte parlamentare, la maggioranza di governo ha definito lo sciopero un tentativo di paralizzare il Paese, mentre le opposizioni ne hanno difeso la legittimità, sottolineando l’esigenza di rivedere alcune delle misure economiche adottate dall’esecutivo.

Le divisioni politiche continuano così a polarizzare il dibattito pubblico, accentuando la posta in gioco di uno sciopero che, il 28 novembre, si preannuncia come un banco di prova cruciale per la tenuta sociale e politica del Paese.

 

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