25 Nov, 2025 - 09:35

Elezioni regionali, perché il centrodestra non sfonda al Sud?

Elezioni regionali, perché il centrodestra non sfonda al Sud?

Va bene che dopo le Europee 2024 e il referendum sul Jobs Act, ha resistito al terzo tentativo di spallata da parte delle opposizioni. Ma il centrodestra perché non convince del tutto? Perché non sfonda al Sud?

Le elezioni regionali 2025 in Campania, Puglia e Veneto hanno regalato un bilancio misto tra vittorie e sconfitte. 

Nel Veneto, la coalizione di centrodestra è riuscita a confermare il proprio dominio con l'elezione di Alberto Stefani della Lega come governatore.

In Puglia e Campania, però, la maggioranza ha subito una debacle contro Antonio Decaro e Roberto Fico.

Un mix tra gioie e dolori, quindi. Che ha innescato un vivace dibattito tra i leader dei principali partiti che sostengono il governo Meloni, che ora sono chiamati a riflettere sulle strategie future e sulle sfide che attendono per consolidare e rilanciare la coalizione.

Il centrodestra non sfonda: le dichiarazioni di Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega sulle regionali

Fratelli d'Italia ha riconosciuto con realismo la difficile tornata elettorale. Pur non avendo centrato l'obiettivo di sorpassare la Lega in Veneto, il partito ha messo in evidenza il radicamento crescente sul territorio, sottolineando l'importanza della coesione interna e della presenza politica costante.

Dora Mauro, volto significativo del partito, è stata lodata come una delle candidate più votate a livello locale, testimonianza dell'intensa attività di Fratelli d'Italia nelle regioni interessate.

Forza Italia ha invece messo in risalto l'importanza delle politiche sociali e di sviluppo economico nel proprio messaggio elettorale, con particolare attenzione alle proposte per infrastrutture e politiche familiari.

Il partito ha evidenziato la necessità di rafforzare la crescita regionale, puntando a una visione di legislatura che contempli anche il tema della sicurezza e della lotta alla marginalità, temi cari alla base elettorale del centrodestra.

La Lega si è mostrata soddisfatta del successo in Veneto e ha puntato sul futuro rilancio in Campania. Matteo Salvini ha definito la vittoria in Veneto come storica con particolare enfasi sul ritorno alla centralità della sanità e della sicurezza.

Il Carroccio ha ribadito il proprio impegno nel contrastare illegalità e degrado, promettendo misure di tolleranza zero e risorse maggiori per le forze dell'ordine, specialmente in territori complessi come la Campania.

Le nuove sfide che ora attendono la maggioranza

Sta di fatto che ora il centrodestra è chiamato a fare i conti con altre sfide concrete. In primo luogo, quella inerente il referendum sulla riforma della magistratura voluta da Nordio.

Sui territori, poi, la coesione della coalizione, già messa alla prova da competizioni interne come quella tra Fratelli d'Italia e Lega in Veneto, dovrà essere rafforzata per evitare fratture che potrebbero compromettere l'azione politica futura.

Sul piano programmatico, la maggioranza sarà chiamata a concentrare gli sforzi su temi sensibili per l'elettorato, come la sanità, la sicurezza e lo sviluppo economico.

Il successo ottenuto in Veneto dalla Lega sarà un modello da seguire, ma la sfida sarà applicare politiche efficaci anche in regioni con problemi più radicati, come la Campania. Rapporti costruttivi tra i partiti e una chiara leadership saranno determinanti per tentare di governare anche nel Sud.

 

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