25 Nov, 2025 - 17:05

Il Pd sta risalendo o è solo una fiammata? I numeri del sondaggio che nessuno si aspettava

Il Pd sta risalendo o è solo una fiammata? I numeri del sondaggio che nessuno si aspettava

L’ultimo sondaggio SWG per il TG La7 conferma una situazione di sostanziale stabilità nelle intenzioni di voto degli italiani a livello nazionale.

I dati registrano lievi oscillazioni percentuali tra i principali schieramenti, mantenendo un quadro politico frammentato ma con un centrodestra ancora fortemente in vantaggio.

Tra i temi di rilievo, si nota una lieve crescita del Partito Democratico, mentre il Movimento 5 Stelle perde qualche punto. La consistente quota di indecisi, ferma al 30%, rimane un elemento cruciale per le strategie dei partiti.

Ecco cosa è emerso dagli ultimi sondaggi politici aggiornati a lunedì 24 novembre 2025.

Sondaggi politici: Fratelli d’Italia ancora imbattibile, ma FI e Lega non decollano

Il centrodestra rimane saldamente in testa alle intenzioni di voto, trainato soprattutto da Fratelli d’Italia, che consolida la propria posizione con il 31,6%, registrando un leggero incremento dello 0,2 rispetto alla settimana precedente.

Questo dato conferma la leadership incontrastata del partito di Giorgia Meloni nella coalizione, che continua a sedurre un vasto elettorato, in particolare grazie a una comunicazione netta e un’identità politica definita su tematiche nazionaliste e conservatrici.

Al contrario, all’interno della stessa coalizione si evidenziano piccoli cali per Lega e Forza Italia. La Lega scende di 0,1 punti al 7,7%, mentre Forza Italia si attesta al 7,9%, con un decremento analogo. Questi dati potrebbero riflettere un lieve rallentamento o uno spostamento di consensi verso Fratelli d’Italia, che appare come il partito trainante della coalizione.

Noi Moderati, invece, si mantiene stabile all’1,2%, senza segnali di variazione significativa, elemento che indica una fase di consolidamento più che di crescita per le componenti minori del centrodestra.

Il Pd sta risalendo o è solo una fiammata? Cosa dicono i numeri

Il centrosinistra mostra un andamento complessivamente stabile ma con qualche dinamica differenziata tra i partiti che lo compongono.

Il Partito Democratico guadagna terreno, salendo al 22,3% (+0,3), segno di un moderato recupero dopo periodi difficili, probabilmente legato a una ripresa nella capacità di attrarre segmenti di elettorato urbani e moderati propensi a un’alternativa più progressista ma di governo.

Il Movimento 5 Stelle, invece, subisce una perdita pari a 0,3 punti, attestandosi al 12,5%. Questo dato rispecchia le difficoltà del partito nel mantenere coesa la base elettorale, dopo anni di trasformazioni e passaggi di leadership, e la concorrenza interna al campo progressista rappresentata dal PD e da altre formazioni della sinistra.

Tra queste, infatti, Verdi e Sinistra continuano a mostrare una leggera crescita, raggiungendo il 7,0% (+0,1), rafforzando così il ruolo delle componenti ambientali e radicali all’interno dell’area di centrosinistra.

Per quanto riguarda i partiti centristi e minori, Azione e Italia Viva rimangono sostanzialmente stabili, rispettivamente al 3,3% (+0,1) e 2,5%. +Europa, invece, registra un piccolo calo allo 1,4%, mentre le altre liste moderate si mantengono complessivamente attorno al 2,6%.

Questi numeri indicano una frammentazione che, al momento, non produce grandi novità nelle dinamiche di consenso, ma che potrebbe essere decisiva nel gioco delle alleanze e della formazione delle coalizioni post-voto.

Sondaggio SWG: Lega e Forza Italia in calo, la sfida del centrosinistra si fa più concreta

Il quadro delineato da SWG per il TG La7 conferma un centrodestra forte e leader, ma con fragilità interne che non ne garantiscono un’espansione ulteriore al momento.

Fratelli d’Italia domina la scena, mentre Lega e Forza Italia sembrano perdere leggermente appeal, segnalando forse un potenziale ridimensionamento nel medio termine se non si riuscirà a rinnovare identità e proposte.

Il centrosinistra, dal canto suo, mostra segnali di tenuta e leggero recupero, specialmente attraverso la performance del PD e delle formazioni di sinistra ecologista e radicale.

La perdita di consensi del Movimento 5 Stelle resta un elemento cruciale, poiché potrebbe complicare la capacità di coesione e rappresentanza del fronte progressista. La forte quota di indecisi (30%) mantiene alta l’incertezza, sottolineando l’importanza di strategie elettorali mirate e campagne efficaci per attrarre questo bacino potenziale.

 

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