Nei giorni scorsi la Lega ha presentato alla Camera dei deputati una proposta di legge denominata “anti-maranza”. L'obiettivo è contrastare il fenomeno delle baby gang di giovani e giovanissimi – spesso italiani di seconda e terza generazione – che da qualche tempo imperversano nelle città italiane.
Un fenomeno che interessa principalmente le periferie dei grandi centri urbani e che è finito ripetutamente al centro del dibattito politico negli ultimi mesi.
La proposta di legge è stata presentata dal deputato Jacopo Morrone insieme all’europarlamentare Silvia Sardone e punta a intervenire con modifiche restrittive su due testi fondamentali: la legge n. 91 del 1992 sulla cittadinanza e il decreto legislativo n. 286 del 1998, il Testo unico sull’immigrazione.
Il fulcro della proposta di legge, infatti, è soprattutto un inasprimento delle norme contro l’immigrazione clandestina e per la concessione dei permessi di soggiorno.
L’inviato di Tag24.it, Francesco Fatone, ha intervistato sulla questione il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo e al deputato Stefano Candiani.
Il senatore della Lega, Massimiliano Romeo, ha spiegato la ratio della proposta di legge presentata dal suo partito che oltre a inasprire le pene, punta anche a una maggiore responsabilizzazione delle famiglie.
Ha spiegato Romeo che poi ha aggiunto:
La proposta di legge, nelle intenzioni della Lega, dovrebbe confluire in un decreto sicurezza bis, in fase di studio a Palazzo Chigi.
Ha spiegato Romeo che ha difeso l’attuale decreto sicurezza e ha chiarito che la Lega sta lavorando anche ad altre misure mirate a favorire l’integrazione, ma non a discapito della sicurezza.
Ha concluso Romeo.
Maranza e baby gang a Milano non sono una serie TV, ma un problema reale. E non servono effetti speciali: purtroppo è tutto vero. La Lega risponde con la legge anti-maranza: più controlli, rispetto delle regole e tolleranza zero. pic.twitter.com/1LLN1AKqrv
— Lega - Salvini Premier (@LegaSalvini) November 26, 2025
Per il deputato della Lega Stefano Candiani si tratta di una misura necessaria per evitare di finire come nelle banlieue francesi.
Ha affermato Candiani che poi ha lanciato una stoccata al centrosinistra che amministra tutte le principali grandi città italiane.
La proposta di legge presentata dalla Lega prevede requisiti più stringenti per la cittadinanza: raddoppio tempi residenza (da 10 a 20 anni per naturalizzazione), test B1 lingua italiana e norme civiche per minori al compimento 18 anni. Prevista anche la revoca della cittadinanza per chi commette reati gravi o ha condanne superiori ai 5 anni.
Nella proposta depositata alla Camera, inoltre sono previste anche misure anti-devianza con ammonimenti estesi a minori per reati lievi (danneggiamento, percosse), protezione per legittima difesa.
L’obiettivo è la deterrenza contro criminalità giovanile, integrazione reale, tutela sicurezza urbana.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.
I campi obbligatori sono contrassegnati con *