Continuano le audizioni della Commissione parlamentare d'inchiesta per la gestione dell'emergenza Sars Cov-2 in Italia. Ieri si è svolta l'audizione del dottor Angelo Borrelli, in quegli anni difficili capo della Protezione Civile.
Prima della nomina del Commissario per l'emergenza di Domenico Arcuri, Borrelli ha avuto il compito di gestire e coordinare le primissime fasi dell'emergenza su indicazione dell'allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Nel Comitato Operativo, massimo organo della Protezione Civile, in quei primi difficili giorni di emergenza (dal 31 gennaio a metà marzo) si presero tutte le decisioni operative (a esclusione di quelle sanitarie).
Spettò a Borrelli e alla sua task force il difficile compito di gestire l'approvvigionamento di mascherine (dpi) e ventilatori polmonari in un momento in cui era praticamente impossibile reperirle sul mercato.
In quei giorni (dal 25 febbraio in poi, ndr) c'era il blocco delle esportazioni in tutti i paesi.
Ha commentato con una punta di amarezza Borrelli, per poi specificare, quando gli viene richiesto dai commissari, di riferirsi alle indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e anche alle Regioni.
Infatti, nonostante, le sollecitazioni della Protezione Civile, le prime richieste con i fabbisogni regionali di Dpi sarebbero pervenute solo il 23 febbraio, quando ormai era troppo tardi. Il 23 febbraio 2020 a Codogno si era registrato il primo caso di Covid italiano.
Nei difficili mesi dell'emergenza pandemica, Angelo Borrelli è diventato un volto noto per tutti gli italiani poiché era colui che ogni sera alle 18,00 andava in diretta nazionale per aggiornare il Paese sul bollettino di morti e casi positivi.
In quei primi giorni di emergenza, tuttavia, la Protezione Civile aveva il compito di trovare sul mercato e acquistare i dispositivi medici necessari: dalle mascherine (che il nostro Paese non produceva e di cui non avevamo una scorta neanche lontanamente sufficiente al fabbisogno nazionale, nonostante il piano pandemico 2006 lo prescrivesse, come sta emergendo sempre più chiaramente dalle audizioni della commissione) ai ventilatori polmonari, necessari nel corso della prima ondata per salvare vite umane.
Ed è proprio sulla questione dell'acquisto dei ventilatori da un'azienda cinese, la "Silk road" che si apre un giallo.
Ecco, allora, cosa ha detto Angelo Borrelli nell'audizione fiume (quasi 4 ore) rilasciata ieri presso la commissione d'inchiesta sul Covid:
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