20 Dec, 2025 - 14:25

Garlasco, Vittorio Feltri chiede la grazia al Presidente della Repubblica per Alberto Stasi

Garlasco, Vittorio Feltri chiede la grazia al Presidente della Repubblica per Alberto Stasi

La grazia non è solo il titolo dell'ultimo film di Paolo Sorrentino nelle sale a Natale, ma anche un istituto giuridico previsto dall'articolo 87 della nostra Costituzione che oggi il direttore Vittorio Feltri invoca a favore di Alberto Stasi. 

Feltri è stato sempre un innocentista nei suoi confronti. Ma, dopo le ultime novità emerse dall'incidente probatorio, lo è in maniera definitiva, tanto da chiamare in causa il Presidente Mattarella. 

Solo lui, il Capo dello Stato, a questo punto, può intervenire per fare giustizia verso chi è stato condannato ingiustamente per l'omicidio della sua ragazza, Chiara Poggi.

Solo lui può porre riparo a quello che, a quel punto, sarebbe riconosciuto come uno dei più gravi casi di mala giustizia mai verificatisi nel nostro Paese.

Altro che film di Sorrentino. Qui, nella realtà, c'è da rabbrividire.

Feltri chiede la grazia per Stasi per il delitto di Garlasco

Ma cosa ha scritto di preciso Vittorio Feltri oggi sul Giornale rivolgendosi al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella?

Gli ultimi colpi di scena del processo hanno spinto il direttore a mettere nero su bianco questo:

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A questo punto, formulo una proposta che so essere fuori dal minuetto protocollare, ma necessaria come un intervento chirurgico d'urgenza per salvare il paziente, che in realtà sono due: Alberto Stasi e la giustizia

Feltri si appella all'articolo 87 comma 11 della Costituzione, quello che dà al Capo dello Stato il potere di concedere la grazia e commutare le pene.

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Non è un potere ornamentale. È un dovere estremo quando la giustizia si dimostra brigantesca. Qui siamo oltre l'errore: siamo davanti a una vita impalata nonostante l'assenza di prove, e ora nonostante l'emergere di una prova liberatoria

L'incidente probatorio

La goccia - per così dire - che ha fatto traboccare il vaso, a parere di Feltri, è costituita dal fatto che, in aula, durante l'incidente probatorio sul delitto di Garlasco, "è accaduta una cosa che dovrebbe far tremare vene e polsi a chiunque abbia a cuore non dico la giustizia, ma il buon senso":

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Sotto due unghie di Chiara Poggi, una della mano destra e una della sinistra, è stato trovato del Dna che non appartiene ad Alberto Stasi. Non uno, ma due reperti. Non un'ipotesi, non una suggestione, non un'indicazione ambigua. Un dato

Tanto più pesante, a parere del direttore, perché "in un processo che per anni è stato privo di prove".

L'incidente probatorio, per Feltri, ha fatto scaturire "una prova scriminante" per Stasi:

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Qui siamo davanti a ciò che, senza discussione alcuna, scagiona

Quindi, bisogna riparare il torto.

Il dovere di riparare l'ingiustizia

E chi, a questo punto, se non il Presidente della Repubblica, può ridare l'onore ad Alberto Stasi?

Per questo Vittorio Feltri chiede per lui la grazia presidenziale:

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La grazia sarebbe uno sbrego salutare. Un atto di pietà civile. Il riconoscimento che lo Stato può sbagliare gravemente e che, quando lo fa, deve intervenire. Non per umiliare la magistratura, ma per salvare l'idea stessa di giustizia

Chissà Sergio Mattarella si dimostrerà della stessa opinione. 

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