20 Dec, 2025 - 15:05

Travaglio utilizza Papa Leone per attaccare l'Europa degli "europsichiatrici" e Mattarella

Travaglio utilizza Papa Leone per attaccare l'Europa degli "europsichiatrici" e Mattarella

Papa Leone non è Papa Francesco. Prevost, per la guerra scatenata dalla Russia in Ucraina, ha le idee molto chiare: per lui, si tratta di un'invasione criminale contro la quale Kiev ha tutto il diritto di difendersi. Mosca e il regime di Putin non hanno scuse. Non ci sono, con il nuovo Pontefice, Nato abbaianti che tengano.

Sta di fatto che le ultime esternazioni del Papa sono state lette dal direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio come l'ennesima occasione per criticare aspramente chi in Europa vuole difendersi dagli attacchi di Mosca anche potenziando i propri eserciti.

Quindi, l'editoriale di oggi l'ha dedicato, tanto per cambiare, agli "europsichiatrici" e al nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, recentemente, ha rimarcato come sia "aberrante" cambiare i confini facendo valere la propria forza militare e facendo carta straccia del diritto internazionale.

Travaglio contro Europa e Mattarella tirando per la talare Papa Leone

E così, nella sua guerra personale contro Europa e Mattarella, oggi Travaglio non ci ha pensato due volte a tirare per la talare Papa Prevost che sull'Ucraina tutto è tranne che un Francesco 2.0.

Lo dimostrano i continui faccia a faccia che ha con Zelensky oltre che le trattative che il Vaticano tiene in piedi per far tornare a casa almeno alcuni delle migliaia di bambini che Putin ha rapito in Ucraina.

Tutto questo, però, sembra essere ignorato da Travaglio:

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L'altroieri Papa Leone XIV, nel suo primo messaggio per la Giornata della Pace, ha scomunicato i piani di riarmo dei governi europei che si dicono cattolici, ma sono blasfemi. Ha contrapposto ai loro folli aumenti di spese militari il disarmo integrale e la pace disarmata. Ha definito scandaloso che si faccia la guerra per raggiungere la pace, si trasformino in armi persino i pensieri e le parole, si ritenga una colpa non prepararsi abbastanza alla guerra, si lancino campagne di comunicazione e programmi educativi che trasmettono una nozione meramente armata di difesa e sicurezza e diffondono la percezione di minacce, si propagandi una logica contrappositiva molto al di là del principio di legittima difesa, invece di una cultura della memoria che custodisca le consapevolezze maturate nel Novecento e non ne dimentichi i milioni di vittime

A Travaglio non passa nemmeno per l'anticamera del cervello che queste frasi, in realtà, possano far parte di un appello che in primis varrebbe per chi fonda il suo potere sulla guerra, come il regime di Putin.

Travaglio all'attacco di Europa e Mattarella

Ma perché oggi Travaglio tira Papa Leone dalla sua parte? Beh, per attaccare meglio i suoi obiettivi principali di sempre: Europa e Mattarella, due istituzioni che lottano affinché la pace arrivi con la giustizia.

Per il direttore del Fatto, mentre Prevost spargeva parole di pace, "i soliti casi europsichiatrici deliravano di "soldi o sangue" e varavano eurobond per comprare altre armi, come se l'Europa non spendesse già più del doppio della Russia e un terzo più della Cina".

Meno male che, appena qualche riga dopo, è stato lui stesso a contraddirsi su questo punto, quando ha ammesso che, in rapporto al Pil, la Russia, che ha trasformato tutta la sua economia per la guerra, spende il 9% in armi mentre l'Europa solo l'1,9%.

Ma Mattarella? Perché Travaglio ce l'ha anche con il nostro Capo dello Stato?

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Mentre il Papa parlava, a Mattarella devono essere fischiate le orecchie. Infatti, ieri, ha detto l'opposto, associandosi alla versione falsa di Ursula: La spesa per efficaci strumenti che garantiscano la difesa collettiva è da sempre poco popolare. Anche quando, come in questo caso, si perseguono la sicurezza e la pace nel diritto internazionale. E tuttavia, poche volte come ora, è necessaria. Invece noi poche volte come ora ci siamo sentiti meno rappresentati dal Presidente della Repubblica

ha concluso Travaglio. Ma, in fondo, senza dare alcuna novità. Un po' come Salvini, lui, a Mattarella, ha sempre preferito Putin.

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