31 Dec, 2025 - 10:45

Il botto di fine anno di Marco Travaglio: "L'Ucraina mente ai suoi amici e l'Europa a se stessa"

Il botto di fine anno di Marco Travaglio: "L'Ucraina mente ai suoi amici e l'Europa a se stessa"

Poteva mancare il gran finale pirotecnico di Marco Travaglio sulla guerra in Ucraina?

Proprio no. Anche perché il direttore del Fatto Quotidiano è uno dei pochi a credere che sia vero l'attacco a una delle residenze di Putin. Circostanza immediatamente smentita dagli ucraini e di cui i russi non hanno fornito lo straccio di una prova, tanto poi da contraddirsi loro stessi.

E comunque: è Capodanno. E c'è la corsa a chi la spara più grossa. Travaglio gioca le sue fiches con il suo editoriale intitolato "Chi mente a chi".

Travaglio, botto di fine anno contro Ucraina e Europa

Una vecchia massima vuole che la prima vittima di una guerra sia la verità. Secondo Marco Travaglio, in ogni caso, la verità, per il conflitto in Ucraina, la dice solo il Cremlino. Il direttore del Fatto crede ciecamente, ad esempio, che dei droni ucraini abbiano sorvolato una dacia di Putin. E, nel frattempo, continua a non credere all'Ucraina che da quasi quattro anni resiste all'invasione russa:

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Sarebbe bello poterci fidare del governo ucraino, con tutti i soldi e le armi che gli regaliamo senza essere suoi alleati nella Nato né nella Ue. Sarebbe bello potergli credere, quando nega di aver tentato di bombardare la dacia di Putin con 91 droni all'indomani del vertice di pace Trump-Zelensky e nel giorno della telefonata fra l'americano e il russo. Così potremmo crogiolarci nella balsamica convinzione che solo i russi mentono, mentre i nostri governi e i nostri amici dicono sempre la verità, anche quando raccontano che in Ucraina muoiono solo i russi...

Insomma, gira e rigira, la frittata di Travaglio è sempre a favore di Mosca e sempre a sfavore dell'Occidente, anche se lo stesso Trump ha fatto intendere di non credere affatto al presunto attacco ucraino alla dacia di Putin per far saltare il tavolo delle trattative di pace.

Travaglio non si fida degli ucraini (e degli europei)

Il direttore del Fatto Quotidiano proprio non si fida degli ucraini e del governo Zelensky, anche se la prima volta che ha pronosticato una sua caduta ormai risale a quasi quattro anni fa. 

E comunque: nel frattempo, a parere di Travaglio, gli ucraini hanno raccontato frottole per l'attentato ai gasdotti Nord Stream, per il missile caduto in Polonia, per l'assassinio di Darya Dugina, per quello di tre generali russi, dell'ex deputato socialista ucraino Kiva, del blogger ucraino Tatarsky, dello scrittore dissidente ucraino Prilepin. E ancora: gli ucraini hanno mentito per le bombe contro il ponte di Kerch in Crimea, gli attentati alle petroliere-fantasma nel Mediterraneo...

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Mentre il regime russo mente ai Paesi nemici, il regime ucraino mente ai Paesi amici per trascinarci tutti nella terza guerra mondiale

è la sentenza di fine anno di Marco Travaglio secondo cui "Putin mente ai nemici" (e quindi è più che giustificabile), "Zelensky mente agli amici" (e quindi è indifendibile) e "l'Europa mente a se stessa" (e quindi è un inutile baraccone di "sgovernanti", come li ha chiamati lui quando nel 2025 si è svegliato senza la volontà di farli troppo male).  

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