Forte la reazione del mondo sindacale con le sigle più rappresentative che hanno fatto la voce grossa per sottolineare l’intollerabile iniquità di trattamento. "Occorre disinnescare la bomba ad orologeria dei 36 mesi prima che sia troppo tardi", afferma Pino Turi della Uil scuola che propone anche una via d'uscita: "È possibile - spiega - correggere questo errore nella delega in discussione in Parlamento sulla formazione inziale. Ma lo faranno?",
Per Francesco Sinopoli, segretario generale della Flc Cgil si tratta di "una disparità oggettiva che va corretta". Anche Elena Gissi, segretario nazionale della Cisl scuola, auspica un intervento del governo che sani e riequilibri la situazione e spiega: "Il piano Madia vale anche per la scuola ad esclusione del reclutamento. Sarà quindi necessario armonizzare tutto il pubblico impiego - continua - con una norma salva-scuola altrimenti la Corte di giustizia europea ci penalizzerebbe. La disparità è collegata a due forme diverse di precariato. La nostra idea è che si debba mettere a sistema la scuola".