Walter Rizzetto, deputato di Fratelli d’Italia, è intervenuto ai microfoni di Legge o Giustizia su Radio Cusano Campus per parlare dell’interrogazione da lui presentata relativa alla vicenda di Alfredo Mascheroni, 24enne di Parma divenuto vittima di una bufala online.
Alfredo Mascheroni non è un pedofilo, non è inquisito e non è accusato di nulla.
Mascheroni, infatti, è stato oggetto di una campagna diffamatoria a mezzo social nella quale si sosteneva che fosse un pedofilo. Il ragazzo è stato minacciato pesantemente. Ho deciso di non stare zitto e cercare di dare una mano ad uno di tanti cittadini toccati dai social network che sotto questo punto di vista io detesto. Ho già depositato - spiega Walter Rizzetto - un’interrogazione per chiedere due cose, ovvero come le istituzioni pensano di riuscire a fermare questo propagarsi indegno di notizie false e come intendono valutare il caso di Alfredo che, ricordo, potrebbe riguardare chiunque. Infatti, basta fare una fotografia di una persona e metterci sopra un’accusa falsa: queste persone vengono poi crocefisse online. Detesto questo modus operandi. È una narrativa spicciola.
Anche Walter Rizzetto, in passato, è stato vittima di aggressioni on line
Veramente qualcuno ci aveva provato anche fisicamente. Chi fa politica deve essere un po’ abituato a questo pubblico ludibrio ma non è giusto. Non ho sporto querele o denunce s non in un paio di casi, ovvero quando è stata toccata la mia famiglia. Per Walter Rizzetto bisogna agire subito per arginare il fenomeno: Serve percorrere due strade importanti. Una è quella dell’educazione. Ai nostri giovani, partendo dalle elementari, servirebbe un’ora al mese per insegnare a navigare nei social network. Se ci sono stati casi di suicidio vuol dire che il problema è forte. Poi, anche chi condivide bufale così gravi, senza aver nessun tipo di informazioni nel merito, è in parte responsabile.