Abbiamo chiesto al Comune l’autorizzazione per tre manifesti. Il primo per commemorare il Cardinale Caffarra e Giovanni Paolo II, poi il secondo contro l’aborto e l’ultimo manifesto per la difesa della salute delle donne, rispettivamente con ricevute di protocollo dal Comune il 31 ottobre, il 1 novembre e il 28 novembre. Non abbiamo ancora ricevuto risposte 40 giorni dopo.
Ci sono stati manifesti contro l’aborto di un’altra associazione pro life e la polizia ora ci sta perseguitando. Forze dell’ordine sono andate addirittura nel nostro ufficio legale a Rovereto. Voglio sottolineare che non è colpa di Polizia o Carabinieri. Seguono gli ordini di una tirannia o di una dittatura: anzi, loro si vergognavano di quello che erano costretti a fare. Il nostro camion vela è stato circondato dalla polizia in borghese e bloccato per due ore. Poi ci hanno fatto un’interrogazione stile SS. Tutti gentili tranne un dirigente. Erano più onesti Hitler o Stalin che ti ammazzavano. È un comportamento da SS e KGB e questi poveri poliziotti sono costretti a seguirlo.
Visto il voto segreto vuol dire che non si ha il coraggio delle proprie opinioni. Sanno che ci sono le elezioni ed il popolo italiano non è stupido. Molta gente ha paura. Una persona importante, cattolica, del PD, mi ha garantito che non può passare questa legge. Questa signora, che non posso dire chi è sennò la buttano fuori, dice che è assurda. Trovo più logico una legge sulle adozioni gay che quella sul testamento biologico, piena di contraddizioni.
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